Anche assessore, tutti hanno già sanato loro posizioni
La procura di Terni ha disposto la citazione diretta a giudizio per sette consiglieri comunali, un ex consigliere e un assessore, accusati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico per le dichiarazioni fornite al momento della convalida dell'elezione.
Ai consiglieri Federico Brizi (Gruppo misto), Emanuele Fiorini, Giulia Silvani (Lega), Luca Simonetti (M5s), Maurizio Cecconelli (FdI), Michele Rossi (Terni Civica), Francesco Maria Ferranti (FI, presidente del Consiglio) e all'ex consigliere Raffaello Federighi (eletto sempre con FI ma poi decaduto), viene contestato di avere omesso di dichiarare posizioni debitorie nei confronti dell'ente. Le pendenze - da tributi non versati a sanzioni per il codice della strada, da poche decine e qualche migliaio di euro - sono state sanate ad agosto dagli stessi interessati. All'assessore la procura contesta invece di non aver attestato la carica di amministratore delegato di una società pubblica, dalla quale si è nel frattempo dimessa.