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Migranti, completato sbarco da Humanity 1 e Geo Barents. Ocean Viking verso la Francia

Sicilia

La nave di Medici senza frontiere dopo un giorno di riposo e "il tempo di fare rifornimento", "ritornerà in mare a salvare vite umane" nonostante il decreto ministeriale sulle Ong perché "non ci possiamo fermare", ha detto il capo missione Juan Mattias Gil. “Può essere la Corsica o Marsiglia, ma entro 24-48 ore questa brutta avventura sarà risolta. La situazione a bordo è critica", ha detto Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranée

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Prima notte senza persone migranti a bordo per la Humanity 1, la nave dell'Ong Sos Humanity, e la Geo Barents, imbarcazione di Medici senza frontiere, ormeggiate, rispettivamente, da sabato e domenica scorsi nel porto di Catania. Tutte le persone che erano rimaste a bordo sono state fatte sbarcare ieri sera e portate in un impianto sportivo di proprietà del Comune, il Palaspedini.

Intanto, la Ocean Viking, al largo di Trapani con a bordo 243 naufraghi, si sta dirigendo verso la Corsica dopo che l'Italia non ha concesso un porto sicuro. (LO SPECIALE MIGRANTI)

Il trasferimento dei migranti sbarcati

Le 246 persone migranti sbarcate ieri sera, 211 dalla Geo Barents e 35 dalla Humanity 1, sono tutte ospitate nell'impianto sportivo messo a disposizione dal Comune, ma nel pomeriggio saranno trasferite verso destinazioni ancora da stabilire. Le operazioni dovrebbero proseguire fino allo svuotamento della struttura.

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Msf: “Torneremo in mare”

Geo Barents, ha annunciato ieri il capo missione Juan Mattias Gil, dopo un giorno di riposo e "il tempo di fare rifornimento", "ritornerà in mare a salvare vite umane" nonostante il decreto ministeriale sulle Ong perché, ha spiegato, "non ci possiamo fermare". La nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere lascerà al più tardi domani il porto di Catania. Dopo i necessari rifornimenti e cambio equipaggio, tornerà nel Mediterraneo centrale per la sua ventesima rotazione. E' quanto si apprende dalla Ong.

Capo operazioni Sos Humanity: “Abominevole quello che è successo”

"Abbiamo fatto di tutto per loro perché potessero scendere e chiedere asilo come è loro diritto. Abbiamo anche chiesto di cancellare il decreto del governo italiano perché ingiusto e illegale, tutte le persone in emergenza in mare devono essere salvate e accolte come prescrive la legge marittima", ha detto il responsabile operazioni di Sos Humanity, Till Rummenhohl, parlando con i cronisti nel molo Levante del porto di Catania. "Quello che è successo è stato abominevole, un problema anche per la Comunità europea. Continueremo a lottare affinché anche l'Ue faccia qualcosa per fare rispettare le leggi marittime", ha proseguito Rummenhohl spiegando che "le autorità ci hanno chiesto di lasciare il porto di Catania, lo faremo appena possibile. Dobbiamo concludere alcune pratiche, abbiamo bisogno di continuare il nostro lavoro dalla parte delle persone in emergenza".

Medico di bordo: “Mi sono vergognata del mio lavoro”

"Quando i medici, saliti a bordo su nostra richiesta perché le condizioni dei migranti stavano peggiorando, hanno valutato ogni singolo paziente selezionandone alcuni che sono sbarcati mentre la maggior parte è rimasta in nave, è stata la prima volta nella mia vita in cui mi sono vergognata di avere fatto il mio lavoro: la condizione di persone in buona salute è diventata sostanzialmente un problema, cioè più erano sani meno scendevano. Mi sono domandata se la mia missione fosse sbagliata, è stato molto complesso", ha detto Silvia, medico di bordo della Humanity1, parlando con i cronisti sul molo Levante del porto di Catania.

“Stop a ricorso civile, valutiamo per il Tar”

L'avvocato Riccardo Campochiaro, in mattinata, ha fatto sapere che la Humanity non presenterà ricorso al tribunale civile di Catania, per cessato motivo del contendere, ma sta ancora valutando il ricorso al Tar del Lazio per il verbale, notificato al comandante, con l'ordine di salpare con le 35 persone rimaste a bordo dopo lo sbarco di 144 migranti considerati “fragili” dall'autorità sanitaria. "La contestazione sul verbale - spiega il legale - è anche una contestazione sul decreto ministeriale che. Un provvedimento del Tribunale amministrativo regionale sarebbe decisivo sulla sua applicazione. 

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Niente porto sicuro per Ocean Viking: nave fa rotta verso la Francia

"Ci stiamo dirigendo verso la Francia, può essere la Corsica o Marsiglia, ma entro 24-48 ore questa brutta avventura sarà risolta. La situazione a bordo è critica", ha detto Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranée, sulla Ocean Viking, sottolineando che "la dichiarazione della portavoce francese guarda al futuro più che al passato, cioè la necessità da parte dell'Italia di farsi carico delle proprie responsabilità". "Non bisogna confondere - ha aggiunto Porro - il soccorso in mare, che deve finire in un luogo sicuro e in fretta. La geografia dice Italia o Malta. Il processo di ricollocazione deve essere europeo e solidale". Sulla nave Ocean Viking sono presenti 243 naufraghi.

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