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Migranti, la Ong Sos Humanity: “Non lasciamo il porto, vogliamo far sbarcare tutti”

Sicilia
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"Il nostro capitano è stato contattato dalle autorità affinché lasci il porto con i 35 sopravvissuti, ha spiegato che non può farlo e che rimarremo qui assieme ai sopravvissuti finché non saranno sbarcati", ha fatto sapere l'organizzazione umanitaria, che si trova nel porto di Catania con la nave Humanity 1 sulla quale, dopo lo sbarco di 144 persone, sono ancora presenti 35 naufraghi. Medici senza frontiere e Sos Humanity: “Lo sbarco parziale è contro le leggi”. Iniziato sbarco di donne e bimbi dalla Geo Barents

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"Oggi il nostro capitano Joachim Ebeling è stato contattato dalle autorità affinché lasci il porto con i 35 sopravvissuti. Il nostro capitano ha risposto alla email e ha spiegato che non può farlo e che rimarremo qui assieme ai sopravvissuti finché non saranno sbarcati", ha fatto sapere la Ong Sos Humanity, che si trova nel porto di Catania con la propria nave Humanity 1 sulla quale, dopo lo sbarco di 144 persone della scorsa notte, sono ancora presenti 35 naufraghi. (FOTO)

Nel frattempo al porto di Catania è giunta anche la Geo Barents ed è stato avviato lo sbarco di donne e bambini. Al porto, nel corso della giornata, è nata una protesta contro il decreto sull'immigrazione. Davanti al cancello dell'accesso al molo 25 si sono raduante decine di persone lanciando slogan come "liberateli tutti, liberatele tutte" e con uno striscione rosso con la scritta bianca #portiaperti.

Lo sbarco dalla Humanity 1

Dalla nave Humanity 1, sono state fatte scendere tutte le persone che versavano in condizioni emergenziali (nuclei familiari, donne e minori) e in precarie condizioni sanitarie accertate dall'Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf). Sono scesi complessivamente 144 migranti, di cui 102 minori, di cui 100 non accompagnati. L'unico nucleo familiare è composto da due minori e uno zio. Tutti i migranti scesi dalla nave, dopo le operazioni di prima assistenza e identificazione sono stati trasferiti nei centri di accoglienza. I 35 migranti rimasti a bordo della nave hanno ricevuto pasti caldi. Lo fa sapere il Viminale

Il capitano della Humanity: “Andare via con i sopravvissuti è contro le leggi”

"Non posso lasciare il porto di Catania, dobbiamo trovare una soluzione qui. Sarebbe contro le leggi andare via con i sopravvissuti, come mi ha spiegato il mio legale. I naufraghi rimasti a bordo sono in uno stato depressivo e di apatia, siamo profondamente preoccupati per la loro salute mentale. È difficile riuscire a spiegargli quello che sta succedendo ed è qualcosa che io stesso non riesco a capire perché è contro le leggi", ha poi affermato il capitano Ebeling.

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Geo Barents nel porto Catania: avviato sbarco di donne e bambini

Questa mattina "le autorità italiane hanno chiesto alla Geo Barents", di Medici senza frontiere, "di entrare in porto a Catania per valutare casi di vulnerabilità a bordo". La stessa organizzazione internazionale non governativa Medici Senza Frontiere ha fatto sapere che dei 572 a bordo, tre donne sono in gravidanza mentre sono più di 60 i minori, di cui 50 non accompagnati.  La nave, giunta in porto, ha ricevuto l'autorizzazione dalle autorità italiane per valutare i casi di vulnerabilità a bordo, poi è iniziato lo sbarco di donne e bambini. Tra le persone che hanno lasciato la nave ci sono 56 minori non accompagnati, 3 donne e 41 componenti dei nuclei familiari, ha fatto sapere il Viminale.

Msf: “Lo sbarco selettivo è illegale”

"Un'operazione di soccorso si può considerare terminata solamente una volta che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare in un luogo sicuro. Lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo" sostiene Medici Senza Frontiere. "Secondo il diritto internazionale - prosegue la ong - una nave non è responsabile dell'accoglienza a bordo dei sopravvissuti laddove siano possibili soluzioni alternative. Inoltre, il governo responsabile dovrebbe prendere ogni misura necessaria per far sì che i sopravvissuti restino a bordo il minor tempo possibile, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida sul Trattamento delle Persone Soccorse in Mare".

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Anche Salvini firma divieto per Geo Barents

È stato firmato anche dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, insieme ai colleghi di Interno e Difesa, il divieto alla Geo Barents di sostare nelle acque territoriali nazionali oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute segnalate dalle competenti Autorità nazionali. A tutte le persone che restano sulla imbarcazione sarà comunque assicurata l'assistenza occorrente per l'uscita dalle acque territoriali". Lo confermano fonti vicine al ministero.

Ong ResQ: "Siamo indignati per quello che accade"

"Siamo indignati per quello che succede a poche miglia dalle coste italiane. A bordo di alcune navi di soccorso, per giorni, poco più di mille persone, uomini, donne e bambini stanno di poter sbarcare in un porto sicuro", questo è quanto afferma la ong ResQ. E ancora: "Sono sopravvissuti alla traversata in mare e, prima ancora, a violenze, stupri, torture. Soccorrerli, assisterli e condurli in un porto sicuro è un obbligo giuridico, non solo un principio etico; le navi di soccorso hanno fatto le prime due cose. Siamo sdegnati per la scelta di non prestare assistenza ai naufraghi, alle navi e ai loro equipaggi, che costituisce una violazione del diritto e delle Convenzioni internazionali. Bloccare i sopravvissuti in mare per giorni, su imbarcazioni che sono adatte al soccorso ma non certo a una lunga permanenza a bordo, vuol dire trattarli in modo inumano e degradante. Sono davvero esseri umani? Quelle 1.075 persone a bordo delle navi attualmente in mare sono davvero donne, bambini, uomini? Ce lo chiediamo perché le nostre istituzioni non li stanno trattando come tali, ossia come persone come noi e con gli stessi nostri diritti - sottolinea Luciano Scalettari, presidente di ResQ - Siamo accanto ai soccorritori, ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio a Humanity 1, con 179 persone soccorse a bordo, Rise Above, con 90 persone soccorse a bordo, Ocean Viking, con 234 persone soccorse a bordo, e Geo Barents, con 572 persone soccorse a bordo".

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Enrico Letta: "A Catania scelte contro umanità e diritto"

"Il carico residuale e lo sbarco selettivo. Linguaggio inaccettabile per scelte a Catania ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali. #Humanity1". Lo scrive il segretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter. 

Il piano di trasferimenti da Lampedusa

Novanta sono già partiti, con un volo charter, per Catania e verranno poi trasferiti all'hotspot di Messina. Nel pomeriggio, ne partiranno invece 160 con destinazione Cagliari. I due grossi gruppi, che hanno di fatto alleggerito le presenze di ospiti all'hotspot di Lampedusa, verranno poi ricollocati nei Paesi europei che hanno già dato disponibilità all'accoglienza. Nei giorni scorsi, a Lampedusa, fra Prefettura, dipartimento delle Libertà civili, Questura e Oim si erano tenute, al riguardo, una serie di incontri e riunioni. Si tratta di dare concretezza all'iter della re-location dei migranti con esigenza di protezione internazionale. Nell'hotspot di Lampedusa, fermi i trasferimenti via traghetto a causa delle pessime condizioni del mare, ci sono 1.262 persone. In serata dovrebbero restarne poco più di mille.

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