Il presidente del tribunale amministrativo regionale, Daniele Burzichelli, ha accolto il ricorso presentato dal Comitato "Scuola in presenza". Pertanto, dopo la prima giornata di oggi in Dad, da domani gli studenti torneranno in presenza
Il Tar di Catania ha accolto l'istanza del comitato "Scuola in presenza" sospendendo l'efficacia dell'ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca con cui veniva sospesa fino al 23 gennaio la didattica in presenza nelle scuole di tutto il territorio. Il presidente del tribunale amministrativo regionale, Daniele Burzichelli, ha accolto il ricorso presentato dal Comitato presieduto da Cesare Natoli. Pertanto, dopo la prima giornata di oggi in Dad, da domani gli studenti torneranno in presenza. A presentare l'istanza sono stati gli avvocati Armando Hyerace, Massimo Nicola Marchese e Aurelio Rundo Sotera.
L'ordinanza
Lunedì scorso, 10 gennaio, il sindaco De Luca aveva disposto dal 13 al 23 gennaio incluso, la proroga della sospensione delle attività didattiche in presenza negli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, micronido, sezioni primavera e gli asili in casa a causa dell'aumento di contagi da Covid. "Durante questo periodo gli Istituti scolastici sono tenuti a garantire lo svolgimento delle attività didattiche mediante la did e/o la Dad salva sempre la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali", sottolineava l'ordinanza.
La situazione nelle scuole siciliane
Ieri l'Anci, trovando l'adesione di centinaia di Comuni, aveva dato indicazione ai sindaci di sospendere le lezioni in presenza fino a lunedì prossimo, nonostante la decisione della task force della Regione sul ritorno in classe da oggi, sostenendo che in assenza di dati certi sulla diffusione della pandemia fosse preferibile la Dad. Una linea che comincia a subire, però, le prime sconfessioni nelle aule di giustizia, a partire dalla decisione del Tar di Catania sull'ordinanza del sindaco di Messina.
Restano a casa, invece, i ragazzi di Catania che, salvo colpi di scena dell'ultim'ora, torneranno a scuola lunedì 17. In Dad, dopo le ordinanze dei sindaci, anche gli studenti di Palermo e quelli di Agrifento, in attesa che il Tar - sollecitato da un gruppo di genitori - decida sul ricorso contro i provvedimenti di chiusura. Per i ricorrenti il provvedimento amministrativo dei sindaci è illegittimo perchè la legge nazionale dispone la chiusura delle scuole solo in zone rosse o arancioni e previo parere dell'Asp. E Palermo e Agrigento al momento non sono classificate zone rosse o arancioni. Tesi condivisa anche dai prefetti di Palermo e Trapani (altra città in cui si vieta la didattica in presenza).