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Incendi in Sicilia, ancora fiamme sulle Madonie

Sicilia

Da questa mattina è tornata a bruciare anche la zona delle Petralie, devastata nei giorni scorsi da decine di incendi che hanno distrutto ettari ed ettari di bosco e macchia mediterranea

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L'emergenza incendi, almeno in provincia di Palermo, sta iniziando a rientrare. In queste ore sono ancora attivi focolai a Santa Cristina Gela, a San Giuseppe Jato e Polizzi Generosa. Al momento nel territorio di Petralia Sottana e Polizzi Generosa i vigili del fuoco, forestali e protezione civile stanno eseguendo la bonifica nei luoghi devastati dai roghi e seppellendo circa cento animali uccisi dalle fiamme.

In particolare, sono state colpite dalle fiamme le montagne delle Madonie. I roghi sono divampati a Polizzi Generosa, Castellana Sicula e Geraci. Da questa mattina è tornata a bruciare anche la zona delle Petralie, devastata nei giorni scorsi da decine di incendi che hanno distrutto ettari ed ettari di bosco e macchia mediterranea. 

Il sindaco di Petralia Soprana: "Oltre cento evacuati"

A Petralia Soprana (Palermo) il sindaco Pietro Macaluso sta facendo la conta dei danni. "Una decina di cittadini intossicati soccorsi dal 118, qualcuno di loro finito al pronto soccorso. Più di cento persone evacuate. Tre famiglie rimaste senza casa che hanno trovato alloggio in casa di parenti. Dieci aziende agricole danneggiate e cento animali morti", elenca il primo cittadino. Ancora il territorio brucia ma la speranza è che il peggio sia passato. "Siamo stati sotto attacco - aggiunge il sindaco Macaluso - Non si capisce perché, ma le Madonie sono state colpite in modo chiaro. Alle favole crediamo quando siamo piccoli. Non riesco a spiegarmi come mai l'incendio partiva in comune e poco dopo in un altro. Non c'è stato nessun centro delle Madonie che non abbia avuto danni dall'inferno di questi giorni. Blufi, Geraci Siculo, Petralia Soprana e Sottana, Castellana Sicula, Gangi, Polizzi Generosa. Le fiamme ogni giorno attaccavano due o tre centri contemporaneamente. Bisognerà capire il motivo di questa aggressione e lavorare perché il prossimo anno non siamo di nuovo a fare la conta dei danni".

 

La situazione nell'Ennese 

Non perde forza intanto l'incendio che ieri ha devastato Pergusa, nell'Ennese, distruggendo anche due aziende agricole nella valle che va verso Valguarnera. Le fiamme, che nella notte hanno divorato contrada Pollicarini ora sono tornate indietro e stanno risalendo il costone dietro la pineta di Pergusa, proprio dentro la riserva naturale. Già dalle prime ore dell'alba due elicotteri e un canadair provano a spegnere l'incendio mentre a terra, con grandi difficoltà, da 24 ore lavorano senza sosta i forestali, i vigili del fuoco e la protezione civile. Ingenti danni al patrimonio boschivo della zona. Distrutto l'uliveto di un agriturismo e un ovile di una delle aziende agricole andate in fumo.

Il Wwf chiede al prefetto di Enna l'intervento dell'esercito 

Il Wwf Sicilia Centrale ha formalmente chiesto al Prefetto di Enna, Matilde Pirrera, di adoperarsi ''con la massima urgenza per richiedere l'attivazione dell'intervento per pubbliche calamità delle Forze Armate soprattutto l'esercito, in concorso con le altre forze attualmente in campo nella lotta agli incendi, attraverso un'adeguata ed immediata dislocazione di uomini e mezzi sul territorio della provincia di Enna''. "I gravissimi incendi delle ultime ore a Pergusa - si legge nel documento - dimostrano chiaramente l'attacco, preordinato ed organizzato, nei confronti delle aree boschive, del paesaggio, della biodiversità, delle attività economiche e persino della pubblica e privata incolumità di interi centri abitati'', prosegue la nota. "Risulta ormai evidente ed improcrastinabile l'esigenza di impiegare nuove forze dello Stato per far fronte alla straordinaria e grave emergenza" dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale.

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