I primi arrivi in mattinata, quando 87 persone sono giunte a bordo di due barchini. In serata altri tre sbarchi. Oggi non è stato effettuato alcun trasferimento dalla struttura di contrada Imbriacola
Un altro barcone, con a bordo 87 migranti, è stato soccorso, nelle acque antistanti a Lampedusa (Agrigento), da una motovedetta della Guardia di finanza. Si tratta del terzo sbarco della giornata: prima erano giunti, in maniera autonoma, fra Cala Pisana e l'Isola dei Conigli, due barchini con 9 e 16 tunisini.
Altri sbarchi in serata
In serata, si sono verificati altri tre sbarchi. Un primo barchino con 11 tunisini è stato intercettato nelle acque antistanti all'Isola dei Conigli, un secondo, con 14 persone a bordo, è stato invece bloccato davanti a Cala Pulcino, mentre a largo di Lampedusa le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera hanno bloccato una "carretta del mare" con 87 persone a bordo.
In totale, oggi sull'isola sono arrivate 250 persone. Al momento, nell'hotspot di contrada Imbriacola sono presenti quasi 1.200 ospiti a fronte di una capienza per 192. Nelle ultime 24 ore non è stato effettuato alcun trasferimento. (LA FUGA DALL'HOTSPOT DI MESSINA).
Sindaco Lampedusa a Conte: “Basta con silenzio Governo”
”Presidente Conte, quanti migranti devono ancora essere ammassati nel Centro di accoglienza per potere avviare i trasferimenti da Lampedusa? Presidente Conte, quante barche di migranti devono ancora essere depositate al Molo Favaloro prima che inizino le procedure di demolizione? Presidente Conte, quanto pensa ancora possa durare la pazienza dei lampedusani?". Lo chiede il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, in una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri. "Presidente Conte, forse non è chiaro - aggiunge Martello - in queste condizioni il suo governo non è in grado di garantire le norme di sicurezza, non solo sanitarie, sull'isola. Quindi, basta con provvedimenti tampone, basta con questo silenzio assordante: Lei ed il suo governo non potete tacere di fronte a ciò che sta accadendo a Lampedusa! Non è più accettabile che la nostra isola - sostiene il sindaco di Lampedusa - sia abbandonata a se stessa e che il peso dell'accoglienza sia scaricato tutto sulle nostre spalle: noi siamo i primi a voler garantire il rispetto dei diritti umani, ma non è più accettabile che per questo Lampedusa sia lasciata in balia delle più feroci speculazioni politiche. Un presidente del Consiglio - conclude Martello - ha il dovere di rispettare tutti gli italiani compresa Lampedusa, che ha la sola colpa di trovarsi nel centro del Mediterraneo, al 35° parallelo”.
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