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Coronavirus Sicilia, 20 nuovi casi. Calano ricoveri, aumentano guariti

Sicilia

"Stiamo lavorando insieme ai presidenti delle Regioni per potere chiedere a Conte di rivedere alcune cose e tentare di salvare il salvabile”, ha detto il governatore della Sicilia commentando le dichiarazioni del premier in relazione alla fase 2 

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Il nuovo liveblog con gli aggiornamenti sulla Sicilia

In Sicilia sono 2.143 le persone attualmente positive al coronavirus, 20 in più rispetto al giorno precedente. Una situazione stabile, con meno ricoveri e più guariti. 
"Stiamo lavorando insieme ai presidenti delle Regioni per potere chiedere a Conte di rivedere alcune cose e tentare di salvare il salvabile. Prima però dobbiamo metterci d'accordo perché anche tra di noi c'è chi dice cose diverse", ha affermato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, nel corso di un'intervista all'emittente regionale Telecolor, commentando le dichiarazioni del premier in relazione alla fase 2. "Dal governo centrale - ha aggiunto Musumeci - ci aspettavano una maggiore apertura e meno contraddizioni. Noi in Sicilia abbiamo le idee chiare: coniugare la linea della prudenza con quella della ripartenza". Musumeci ha poi sottolineato che "le misure che potevano andare bene per il Nord non vanno bene al Sud e viceversa. La Sicilia ha un tessuto produttivo formato all'80% da piccole e medie imprese e di questo occorre tenere conto" (DIRETTA).

19:47 - Musumeci: "Su anziani sindacati in ritardo"

"I sindacati confederali arrivano in ritardo, ma ci fa piacere lo stesso. Si chiama 'Progetto Terza età' ed è uno strumento di pianificazione per interventi a sostegno della popolazione ultrasessantacinquenne dell'Isola". Lo afferma il presidente della Regione Nello Musumeci, in merito alle dichiarazioni di Cgil, Cisl e Uil sulla mancanza di programmi a favore degli anziani siciliani. "L'iniziativa del mio governo, lanciata nella seduta di giunta del 17 aprile scorso - prosegue il presidente - prevede la costituzione di un ristretto Comitato tecnico scientifico per fornire ogni necessario apporto. Il 'Progetto' vede impegnati, in particolare, i dipartimenti regionali della Salute e della Famiglia e sarà pronto il mese entrante per essere deliberato. Prima dell'adozione, ovviamente - assicura il governatore - vorremo ascoltare anche le proposte di tutte le organizzazioni sindacali".

19:24 - In Sicilia distribuite 6 milioni di mascherine

Quasi 6 milioni di mascherine, 3 milioni di guanti e un milione tra camici, calzari, tute e cuffie. Sono alcuni dei dispositivi di protezione individuale distribuiti dalla Regione siciliana, tramite la Protezione civile, dall'inizio dell'epidemia fino a ieri. A beneficiarne sono state, principalmente, strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, prefetture, forze dell'ordine, esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti. Consegnati anche 45 mila tra occhiali e visiere, oltre 205mila tamponi e kit diagnostici e poco meno di 40 mila apparecchi sanitari. La merce distribuita proviene da acquisti diretti della Regione e dalla Protezione civile nazionale.

17:54 - In Sicilia 2.143 positivi, 20 più di ieri

In Sicilia sono 2.143 le persone attualmente positive al coronavirus, 20 in più rispetto al giorno precedente. Una situazione stabile, con meno ricoveri e più guariti. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell'Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 73.008 (+2.358 rispetto a ieri), su 68.729 persone: di queste sono risultate positive 3.120 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.143 (+20), 745 sono guarite (+14) e 232 decedute (+1). Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti (-13) sono ricoverati - di cui 34 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.681 (+33) sono in isolamento domiciliare. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 125 (14, 22, 11); Catania, 670 (106, 220, 81); Enna, 295 (122, 81, 28); Messina, 373 (90, 112, 48); Palermo, 352 (69, 90, 28); Ragusa, 54 (6, 29, 6); Siracusa, 111 (49, 86, 24); Trapani, 94 (6, 40, 5).

16:49 - Coop Alleanza 3.0, donazione a centri antiviolenza

Coop Alleanza 3.0 continua il suo impegno al fianco delle donne vittime di violenza anche nel corso dell'emergenza Covid 19. La Cooperativa ha infatti deciso di rispondere all'appello "Non sei sola!" donando complessivamente 50mila euro a tre associazioni che aiutano le donne in difficoltà con le quali collabora durante tutto l'anno: a Palermo il centro antiviolenza Lia Pipitone dell'associazione Millecolori, a Catania il centro antiviolenza Galatea, e a Messina Cedav onlus. Con la donazione, sottolinea la cooperativa, ogni singola associazione deciderà in autonomia come utilizzare il sostegno: per potenziare i servizi di supporto telefonico ma anche per acquisti necessari alle case rifugio, come ad esempio device digitali per consentire la didattica a distanza ai bambini ospiti.

16:39 - Unicoop Sicilia: "Aprire o parrucchieri falliranno"

"È davvero paradossale che, alla luce di comportamenti civicamente ineccepibili dei tantissimi artigiani siciliani, motore e volano dell'economia dell'Isola, si imponga loro di mantenere ferme le proprie attività con il serio rischio di vedere vanificati anni di sacrifici e di lavoro. Non è possibile pensare che parruccherie, barberie e centri estetici possano ancora tenere abbassate le saracinesche, con il serio rischio di fallimento per le loro imprese". Lo afferma il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino, in una lettera inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci e al Prefetto di Palermo, Antonella De Miro. "Musumeci deve con proprio atto - scrive Coppolino - così come fatto in altri analoghi casi, avviare senza indugi l'apertura per il 4 maggio prossimo di tutte le attività di cura e benessere della persona, quindi parrucchieri, barbieri e centri estetici, salvando così dalla povertà migliaia di lavoratori. Questi artigiani ed imprenditori si sono già rivolti a professionisti del settore per definire procedure e modalità di accoglienza dei clienti in piena sicurezza. E hanno dato la disponibilità per un confronto costruttivo con le istituzioni, al fine di verificare l'efficacia delle procedure adottate per il contenimento del contagio da Covid-19". Coppolino ricorda che la categoria è "chiusa da due mesi", e che "non ha più un centesimo e va incontro a fallimento certo, se non avrà la possibilità di riaprire in tempi brevi e alla luce dell'avvio della Fase 2". "Riaprire il 1 giugno - conclude Coppolino - come stabilisce il decreto Conte, non è soltanto da insensati, ma mette seriamente a rischio la tenuta sociale in Sicilia".

16:38 - Asp Siracusa potenzia procedure per tamponi

L'Asp di Siracusa completerà nei prossimi giorni l'esecuzione dei tamponi ai soggetti in quarantena fiduciaria grazie all'intervento dell'Assessorato regionale della Salute che ha messo a disposizione dell'Asp due ulteriori laboratori di patologia clinica in aggiunta a quelli già autorizzati, al fine di azzerare le criticità pregresse. Lo ha reso noto la stessa Azienda sanitaria provinciale. "Il laboratorio del Policlinico di Palermo a partire da oggi processerà per conto dell'Asp di Siracusa 400 tamponi al giorno, mentre quello dell'Istituto Zooprofilattico, a partire da domani, ne processerà 200. Queste prestazioni andranno ad aggiungersi alle 200 già assicurate in passato dai laboratori autorizzati dell'Azienda, portando a 800 il potenziale complessivo". Saranno convocati da 500 a 600 utenti al giorno, lasciando le altre 200 prestazioni giornaliere a disposizione degli ospedali e del territorio per le esigenze diagnostiche dei pazienti e degli operatori sanitari. "Si va dunque verso la risoluzione di una criticità che ha generato forte disagio agli utenti in attesa del tampone al termine della quarantena fiduciaria - dichiara il direttore generale Salvatore Lucio Ficarra -: criticità derivanti, come è noto, dalla forte carenza di tamponi e reagenti a livello nazionale".

16:30 - Comune Palermo: "Non impegnabili 100 milioni della Regione"

I Comuni sono "nell'impossibilità di impegnare i 100 milioni di euro stanziati dalla Giunta Regionale Siciliana, a valere su fondi Fse e Poc, da destinare al sostegno dei nuclei familiari disagiati a causa dell'emergenza Covid-19" per "limiti legislativi". E' quanto segnalato, su incarico del sindaco di Palermo, il capo di gabinetto dell'Ente, in una nota inviata al presidente del Consiglio comunale e, per il suo tramite, ai Capigruppo ed alle Commissioni consiliari. "A titolo di parziale attuazione di tale delibera - si legge nella nota - il Dipartimento regionale della Famiglia ha ripartito 30 milioni di euro di risorse relative al Fse, tra i Comuni dell'Isola, secondo il principio capitario, con invito agli stessi enti locali a sottoscrivere un atto di adesione che disciplina le modalità di ricezione, utilizzo e rendicontazione delle somme". La nota si conclude con la conferma che "non appena l'Ars avrà rimosso tale impossibilità, accogliendo la richiesta unanime del Consiglio regionale di Anci, il sindaco firmerà l'atto di adesione delle somme che nessun Comune ha infatti potuto utilizzare per l'attuale vigente limite legislativo". "Il Comune di Palermo - afferma il sindaco Leoluca Orlando - con un proprio sistema di distribuzione e con i fondi nazionali, ha già assicurato il contributo diretto a circa 6.000 famiglie e siamo pronti, appena saranno definiti dalla Regione i dettagli tecnici e le modalità formali di gestione, ad avviare un sistema analogo che, crediamo ci permetterà di assistere almeno altrettante famiglie nei prossimi mesi".

16:03 - Nave Tunisi-Palermo con italiani a bordo: un ricovero

E' arrivato al porto si Palermo il traghetto della Grandi navi veloci con a bordo cento passeggeri italiani provenienti dalla Tunisia, che erano rimasti bloccati nel Paese nordafricano a causa dell'emergenza sanitaria. Un macchinista dell'imbarcazione, che accusava febbre alta, sta per essere accompagnato all'ospedale Vincenzo Cervello del capoluogo siciliano, a bordo di un'ambulanza attrezzata per il biocontenimento. Ma non è detto che il marittimo sia affetto da Covid-19, ma in via precauzionale sono state adottate tutte le misure di sicurezza. Gli altri passeggeri stanno bene e sono stati presi in carico dai sanitari dell'Asp. L'intera operazione è coordinata dal 118, dall'Azienda sanitaria e dalla Capitaneria di porto.

15:22 - Lettera Musumeci a Conte per aperture in Sicilia

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, sta definendo una lettera con la quale chiederà al premier Conte "di consentire il riavvio di alcune attività in considerazione del minor numero di contagi". Così l'assessore alle Attività produttive della Sicilia, Mimmo Turano, che su indicazione di Musumeci ha sentito in videoconferenza le associazioni di categoria dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Così l'assessore regionale Girolamo Turano: "Il nuovo Dpcm è stato per tutti una doccia fredda, in particolare per le categorie produttive siciliane che non saranno in grado di resistere a un prolungamento del lockdown". "La situazione è insostenibile - prosegue - Ho chiesto alle associazioni in tempi strettissimi un documento che indichi non solo le criticità del Dpcm ma anche dei percorsi possibili di ripartenza ispirati al principio della gradualità e del recepimento delle fondamentali misure di sicurezza e di distanziamento sociale". Il documento sarà consegnato al presidente della Regione.

15:04 - Gdf sequestra mascherine dela Only di Pivetti

La Guardia di finanza di Siracusa ha sequestrato novemila mascherine su gran parte del territorio nazionale, immesse in commercio in maniera illecita, e ha segnalato per frode il titolare della "Stt Group", società di Lentini, nel Siracusano, che si era occupata della distribuzione nelle varie farmacie e parafarmacie del Paese. Segnalato anche l'amministratore delegato della "Only logistics Italia srl" - che ha importato le mascherine dalla Cina -, l'ex presidente della Camera Irene Pivetti. La società romana, che nei giorni scorsi è già stata oggetto di un altro sequestro a Malpensa, avrebbe sottoscritto un contratto di fornitura con la Protezione civile per 15 milioni di mascherine. Come spiegano le Fiamme gialle, i dispositivi di protezione individuale erano accompagnati da una certificazione inattendibile di conformità alla normativa europea. "E' emerso che il codice relativo al certificato è risultato estraneo all'ente certificatore e, quindi, falso" spiega la Finanza. I militari, coordinati dal capitano Giovanni Statello, hanno accertato che i dispositivi appartengono a una partita di merce per la quale il direttore centrale dell'Inail (competente a ricevere le comunicazioni da parte di produttori e importatori) ha espressamente vietato alla società importatrice l'immissione in commercio. Sequestri sono avvenuti anche nelle provincie di Milano, Roma, Bologna, Ravenna, Forlì, Siracusa, Caltanissetta, Catania e Ragusa.

15:03 - Cisl chiede incontro urgente con vertici Amap

Un incontro urgente in prossimità dell'imminente Fase 2 per chiedere come Amap stia programmando le attività dei suoi dipendenti garantendo il rispetto delle regole anti contagio, che permettano di portare a zero i fattori di rischio Covid 19 per i lavoratori. A sollecitarlo, dopo diverse richieste inviate all'Azienda che gestisce l'erogazione idrica a Palermo e provincia, è la Femca Cisl Palermo Trapani. "Oggi ricorre la giornata nazionale per la salute e la sicurezza dei lavoratori, è un tema cruciale da affrontare subito. Ancora ad oggi non siamo stati convocati dall'azienda che sta andando avanti unilateralmente nel predisporre la ripartenza - spiega Andrea Perrone segretario generale Femca Cisl Palermo Trapani -. Eppure l'Amap fornisce servizi essenziali, questo confronto doveva avvenire sin da subito. In questo periodo infatti abbiamo ricevuto svariate segnalazioni dai lavoratori dei vari reparti che lamentano l'applicazione poco chiara della cassa integrazione nel rispetto della equa turnazione; sulla mancanza dei Dpi in particolare maschere e tute isolanti; e sul fatto che alcuni lavoratori che già lavoravano in smart working successivamente sono stati posti in cassa integrazione". Da qui la richiesta in vista della cosiddetta fase 2. "I lavoratori Amap hanno continuato a garantire il proprio lavoro anche in giro per la città e per il territorio, sono fondamentali per il funzionamento dei servizi essenziali, quindi torniamo a sollecitare un incontro immediato".

14:59 - Sicilia, Esercito consegna 1.000 chili di alimenti

Una tonnellata di derrate alimentari è stata consegnata dall'Esercito a due istituti religiosi di Palermo che assistono persone e famiglie bisognose. I prodotti sono stati trasportati con mezzi della Brigata Aosta che ha accolto varie richieste tra cui quella del Banco alimentare della Sicilia occidentale. I generi di prima necessità sono stati trasportati in confezioni chiuse secondo le normative per il contenimento della pandemia. In questi giorni l'Esercito, che in Sicilia è impegnato in operazioni di supporto alle strutture anti Covid, ha aderito a iniziative benefiche e di solidarietà, contribuendo spontaneamente con raccolta di fondi, generi alimentari e ventilatori polmonari per i reparti di terapia intensiva degli ospedali siciliani.

14:33 – Musumeci: “Riaprire la Sicilia se contagi zero”

Se arriviamo entro il mese di maggio a zero contagi noi chiederemo al governo nazionale di riaprire la Sicilia". Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, partecipando a "Cento Città" su Radio Uno. Rispetto al contenuto numero dei contagi al confronto con altre aree del Paese, Musumeci ha detto: "Vogliamo capitalizzare questo risultato, frutto di un gioco di squadra con una programmazione sana e improntata sulla chiusura". "Pensiamo che la Sicilia - ha aggiunto - possa giocarsi una bella partita nel settore del turismo: questo tasso assolutamente basso del contagio può consentire una certa sicurezza almeno per un turismo locale che muove comunque alcuni milioni di persone. Stiamo consentendo agli stabilimenti di fare la manutenzione e regaliamo alcune notti in albergo e visite guidate".

13:14 - Gruppo giornalisti pensionati Sicilia dona 6.000 euro

Il Gruppo giornalisti pensionati della Sicilia, su iniziativa del vice presidente Orazio Raffa, ha donato duemila euro ciascuno alla Caritas diocesana di Palermo, all'orfanotrofio Antoniano di Messina e all'Oasi Maria Santissima di Troina. All'iniziativa, a sostegno di persone in crisi per l'emergenza Covid-19, ha partecipato l'Unione nazionale giornalisti pensionati, presieduta da Guido Bossa, con un contributo di 2.000 euro. "Aiutare chi soffre - si legge in una nota - dare un concreto sostegno a chi oggi nella realtà drammatica della nostra Isola si batte per garantire un piatto di pasta o un panino ai più poveri o una mascherina indispensabile per difendersi dalla perversa pandemia di Coronavirus che dopo due mesi ancora ci affligge. In questo spirito, mentre le norme predisposte dal Governo ci costringono a limitare al massimo le nostre attività il Gruppo giornalisti pensionati della Sicilia è riuscito a portare a termine una iniziativa benefica”. 

12:58: Sindaci Lampedusa e Pozzallo: "Finanziaria ci aiuti"

"La Finanziaria regionale preveda un sostengo per Lampedusa e Pozzallo, le due realtà siciliane maggiormente impegnate sul fronte dell'emergenza migranti che hanno sempre dimostrato piena disponibilità all'accoglienza salvando in più di una occasione l'immagine dell'intera Europa, e che in questo momento vivono una situazione resa ancora più difficile dall'emergenza Coronavirus". È l'appello, contenuto in una lettera rivolta al Presidente della Regione Nello Musumeci, dei sindaci dei due Comuni, Totò Martello (Lampedusa) e Roberto Ammatuna (Pozzallo).  

12:51 - De Luca: "Grave situazione nelle baraccopoli a Messina"

"In città ci sono luoghi come le baraccopoli dove questo periodo di emergenza da Covid-19 è vissuto in modo ancora più complicato. Purtroppo ho dovuto ordinare a circa 2.500 famiglie, che già vivono in questa situazione di disagio, di restare nelle baracche coperte di amianto. In un ambiente, come dimostrato anche dalle statistiche, dove l'aumento di mortalità per alcune patologie è più incisivo. Questi cittadini hanno fatto un grande sacrificio e li ringrazio". A dirlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca che aggiunge: "richiamo l'attenzione di tutta la classe politica nazionale su una vicenda che ci trasciniamo da più di 100 anni, perché addirittura abbiamo in qualche zona testimonianze delle baracche del post terremoto del 1908".

12:46 - Gdf Ragusa raccoglie fondi per famiglie bisognose

Le Fiamme Gialle di Ragusa, rappresentate dal comandante provinciale, Giorgio Salerno, hanno consegnato gli aiuti raccolti, su base volontaria dei finanzieri in servizio ed in congedo della provincia ragusana, ai presidenti dell'associazione U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) di Ragusa, Marinella Iurato, e di Modica, Salvatore Fede. La somma raccolta sarà destinata per l'acquisto di spesa solidale a favore delle famiglie bisognose di tutta la provincia già seguite dall'associazione.

12:42 - Siracusa, consegna farmaci a domicilio

Per ridurre gli spostamenti dal domicilio, l'Asp di Siracusa ha sottoscritto con la Croce Rossa Italiana un protocollo d'intesa per la consegna domiciliare dei farmaci erogati dalle farmacie territoriali dell'Azienda. Il servizio è già attivo ed è disponibile per pazienti positivi al COVID-19 o con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario e per pazienti fragili ovvero anziani, soggetti con più patologie o che hanno difficoltà a ritirare la terapia presso i punti di distribuzione aziendali dell'intero territorio provinciale.

12:11 - Catania, latitante arrestato durante controlli per Covid-19

Un romeno di 28 anni, V.G., latitante dal 13 giugno del 2018 è stato arrestato dalla guardia di finanza del comando provinciale di Catania durante controlli per il contenimento del contagio del Covid-19 all'ingresso del porto del capoluogo etneo. Era ricercato in esecuzione di un provvedimento cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Frosinone, dopo una sentenza definitiva per il reato di furto aggravato in concorso di 220 chili di rame: deve scontare due anni di reclusione. 

11:39 - Ditta di Ragusa termina il test su maschere Decathlon

A Ragusaa si è conclusa la sperimentazione del nuovo sistema di protezione, con filtri certificati fino al 99,9% di protezione, per tutti gli operatori esposti al rischio Covid-19. Il centro Orthom, specializzato nella produzione di dispositivi medici su misura, ha ricevuto in donazione 300 maschere EasyBreath Decathlon da numerosi privati, che hanno rinunciato alle proprie attrezzature per le immersioni subacquee mettendole a disposizione per l'emergenza sanitaria. Le maschere sono state modificate e oggi sono pronte per essere distribuite.

11:24 - Tre casi positivi all'ospedale di Biancavilla

Una paziente ricoverata nei giorni scorsi nell'ospedale di Biancavilla - e già in isolamento domiciliare - è risultata positiva al Coronavirus. La donna, asintomatica, il 23 aprile ha fatto accesso in urgenza al presidio. Il 24 aprile è stata sottoposta a tampone. L'esito di positività è stato notificato ieri sera alla direzione medica del presidio che ha attivato tutte le misure di sanificazione e contenimento previste. La paziente, dimessa dall'ospedale il 26 aprile, è adesso in isolamento domiciliare. Ieri, nell'ambito dello screening per Covid-19 degli operatori, ne sono risultati positivi due operatori.

10:37 - Filca Cisl: "Ripartire in sicurezza"

"Accogliamo con soddisfazione la notizia dell'erogazione della cassa integrazione ai lavoratori che ne hanno fatto richiesta, ma è necessario che adesso ci si attivi per garantire una ripartenza, all'insegna della legalità e della sicurezza". Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario della Filca Cisl regionale, Paolo D'Anca, e i segretari della Filca Catania, Nunzio Turrisi, della Filca Palermo-Trapani, Francesco Danese, della Filca Caltanissetta- Agrigento, Franco Sodano e della Filca Cisl Messina, Pippo Famiano, che hanno lanciato un appello alle istituzioni nella giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro, che ricorre oggi. "Ben vengano gli ammortizzatori sociali - aggiunge la nota- ma i lavoratori non vogliono vivere di sussidi e assistenza ma di lavoro regolare e soprattutto sicuro. Per l'edilizia questo momento può e deve rappresentare una nuova stagione per il suo rilancio e soprattutto per ribadire l'importanza di alcune garanzie imprescindibili, come la regolarità del settore e la sicurezza. Priorità, quest'ultime, che abbiamo ribadito più volte ma che purtroppo finora restano chimere, visto il numero ancora troppo alto di morti e infortuni sul posto di lavoro e la presenza molto forte di lavoro nero. Si calcola infatti che ogni quindici secondi si verificano 153 incidenti sul lavoro, di cui uno mortale". "Serve siglare i protocolli preventivi per il contenimento del Covid 19 e il sindacato vigilera' sull'applicazione ma -conclude- nel frattempo proseguiremo anche la nostra annosa battaglia per promuovere gli investimenti, potenziare le infrastrutture, e per ribadire l'accelerazione dei bandi di gara di molte opere che attendono di diventare cantieri".

10:09 - Commissione attività produttive: "Riaprire parrucchieri ed estetisti" 

Lettera aperta del presidente della commissione attività produttive all'Ars, Orazio Ragusa, per chiedere al governatore siciliano, Nello Musumeci, di valutare la possibilità di fare riaprire il prima possibile le attività di barbieri, parrucchieri ed estetiste. "Gli operatori del settore benessere - scrive Ragusa - attendono una risposta anche perché la loro categoria possa essere tutelata. A cominciare dalla questione del fenomeno legato all'abusivismo che risulta essere in netta crescita visto che in molti, senza alcun tipo di cautela, lavorano con la saracinesca abbassata oppure vanno nei condomini o addirittura nei box auto per esercitare la professione totalmente in nero e senza rispettare le norme igienico sanitarie Covid-19. Poi c'è il problema finanziario visto che, allo stato attuale, sono quasi otto le settimane di inattività, circostanza che ha impedito di incassare un solo centesimo. Mancano delle misure adeguate da parte del governo nazionale. E anche le 600 euro promesse non sono arrivate a tutti. Tra l'altro, senza che siano state bloccate le utenze, gli affitti e i mutui, le somme in questione non sono risultate affatto sufficienti neppure per coprire le spese in questione. In più, per la riapertura è chiesto il distanziamento sociale, le mascherine, le visiere, lavorare uno alla volta, separé, gel disinfettanti all'ingresso, termometro a infrarossi per misurare la temperatura a ogni cliente: tutte misure destinate a innalzare in maniera importante i costi di gestione. Ecco perché chiediamo al governatore siciliano di valutare l'adozione di misure ragionate ed equilibrate che, non mettendo a rischio la salute dei clienti, consentano però agli operatori di cui stiamo parlando di potersi rimettere in moto per dare un futuro alle loro attività".

9:42 - Il sindaco di Messina: "Ultimo Dpcm è una porcheria"

"Il nuovo provvedimento governativo ha fatto scalpore perché è figlio del 'vorrei ma non posso', grazie a una decisione non presa. Proprio in relazione a questo, noi del comune di Messina abbiamo, invece, deciso di decidere. A Conte dico che non ci stiamo. Non accetto il Dpcm entrato in vigore con queste scadenze scriteriate. Già da domani dunque porterò avanti il lavoro che non è stato fatto. Se serve, sono pronto anche a rischiare di essere dichiarato decaduto dalla carica di sindaco, ma comunque, visto che non lo fa Musumeci, chiederò a Conte di rimangiarsi la porcheria che ha servito agli italiani il 26 di aprile, non differenziando le misure per le varie regioni". Lo dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca.

9:02 - Attesa di 13 giorni per un tampone a Ragusa

Un giovane ragusano rientrato in città dal Nord Italia il 3 aprile per motivi di lavoro ha terminato la quarantena il 17 aprile e solo dopo varie telefonate all'Asp Ragusa, ieri ha avuto la conferma che il tampone potrà farlo il 30 aprile. Un ritardo di 13 giorni, dopo la fine della quarantena, che poi sarà più lungo considerato che ci vorrà qualche giorno per avere l'esito. "Col timore - dice il ragazzo - che rischio di perdere quel lavoro per cui sono venuto a Ragusa perché ancora non ho preso servizio nella mia nuova azienda".

8:22 - Musumeci: “Governatori vogliono modifiche da Conte”

"Stiamo lavorando insieme ai presidenti delle Regioni per potere chiedere a Conte di rivedere alcune cose e tentare di salvare il salvabile. Prima però dobbiamo metterci d'accordo perché anche tra di noi c'è chi dice cose diverse", ha affermato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, nel corso di un'intervista all'emittente regionale Telecolor, commentando le dichiarazioni del premier in relazione alla fase 2. "Dal governo centrale - ha aggiunto Musumeci - ci aspettavano una maggiore apertura e meno contraddizioni. Noi in Sicilia abbiamo le idee chiare: coniugare la linea della prudenza con quella della ripartenza". Musumeci ha poi sottolineato che "le misure che potevano andare bene per il Nord non vanno bene al Sud e viceversa. La Sicilia ha un tessuto produttivo formato all'80% da piccole e medie imprese e di questo occorre tenere conto". "In Sicilia non accettiamo più che ci sia un'Italia a due velocità diverse", ha aggiunto Musumeci. "Nel corso della cabina di regia di ieri - ha aggiunto Musumeci - ho detto al premier Conte che in Sicilia non sono tanto le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno quanto piuttosto la necessità di potere spendere presto e bene le risorse finanziarie che già ci sono. La stesse deroghe e gli stessi poteri straordinari che sono state previsti per il ponte Morandi potrebbero consentire nella nostra regione l'apertura, nel giro di pochi mesi, di tanti cantieri in grado di realizzare infrastrutture importanti e di dare lavoro".

8:17 - Partita da Tunisi nave con a bordo 92 italiani per Palermo

"partita da Tunisi la Nave Atlas di Grandi Navi Veloci, che trasporta a Palermo 92 passeggeri bloccati in Tunisia. L'Ambasciata ringrazia GNV traghetti, la Farnesina e tutte le Autorità statali e regionali coinvolte nell'organizzazione di questa nuova operazione di rimpatrio", ne ha dato notizia l'ambasciata d'Italia a Tunisi ieri sul proprio profilo Twitter.