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Bronte, ratto morto accanto a 200 chili di pistacchi: una denuncia

Sicilia
Immagine d'archivio (Getty Images)

All’interno della stessa azienda sarebbero stati accertati anche la mancanza di tracciabilità per i prodotti semilavorati e la presenza di due lavoratori in nero su 12 

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Un ratto morto è stato trovato dai carabinieri accanto a una partita di 200 chili di pistacchi in una azienda di Bronte, nel Catanese, che si occupa della lavorazione e del confezionamento del prodotto. La partita è stata sequestrata per accertamenti sanitari. Il titolare dell'azienda è stato denunciato per violazioni in materia di sanità pubblica e per avere utilizzato apparecchiature di video sorveglianza in assenza di un accordo sindacale e di autorizzazione da parte dell'ispettorato territoriale del lavoro. All’interno dell’azienda sarebbero stati accertati anche la mancanza di tracciabilità per i prodotti semilavorati e la presenza di due lavoratori in nero su 12. La ditta è stata sanzionata per oltre 8.700 euro.

Il commento del sindaco di Bronte

"Apprendere che i carabinieri hanno trovato un topo fra il pistacchio di un'azienda che lavora e confeziona il nostro 'oro verde' ci rattrista e contemporaneamente ci stupisce. Ritengo che si tratti di un caso sporadico che comunque non deve verificarsi". Lo afferma il sindaco Graziano Calanna, che aggiunge: "Tutti a Bronte sanno quanta scrupolosa sia l'attenzione degli operatori del settore nei confronti del rispetto delle norme igienico sanitarie". "Il pistacchio - osserva ancora Calanna - è troppo prezioso per cadere in simili errori, con gli operatori che sanno bene quanto negativa sia, per l'intera economia legata al pistacchio di Bronte, la diffusione di notizie come questa". "Di conseguenza, se l'episodio deve essere da sprone affinché gli accorgimenti che le aziende già adottano siano, se possibile, sempre più infallibili - aggiunge - mi sento di dover tranquillizzare i consumatori sulla salubrità del pistacchio in commercio. Le aziende di Bronte ogni anno aprono i loro laboratori e i loro magazzini a decine di controlli che non rilevano irregolarità". "Ringraziando i carabinieri per l'attività svolta - conclude Calanna - mi auguro infine che l'azienda sanzionata riesca a dimostrare la propria estraneità anche per i fatti inerenti la tutela dei lavoratori. La legge e la morale parlano chiaro: i diritti dei lavoratori sono importantissimi".