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Catania, studente di destra aggredito dagli antagonisti: 5 indagati

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

I cinque, considerati vicini agli ambienti antagonisti, sono accusati di aver partecipato all'aggressione, avvenuta lo scorso 21 marzo davanti all'istituto scolastico De Felice, ai danni di uno studente di destra 

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Cinque presunti autori dell'aggressione ai danni di uno studente legato ad ambienti di destra sono stati raggiunti da un provvedimento cautelare emesso dal Tribunale dei Minori di Catania. Le indagini della Digos sono partite dopo il pestaggio dello studente, avvenuto lo scorso 21 marzo davanti all'istituto scolastico De Felice, mentre distribuiva volantini su un corteo organizzato in occasione della 'Festa del Tricolore'. Gli aggressori, in tutto una trentina, sarebbero invece legati agli ambienti di sinistra.

Gli indagati

Sono tutti giovanissimi, con età compresa tra i 16 e i 18 anni, i cinque indagati, tra loro figura anche una ragazza. Secondo le indagini sarebbero militanti di collettivi studenteschi, articolazioni dei centri sociali Liotru e Cokapesce. Per uno di loro il Gip ha disposto il collocamento in una comunità, per gli altri quattro, invece, la misura della permanenza in casa. Sono indagati per lesioni personali gravi in concorso con l'aggravante di aver agito con crudeltà. La vittima sarebbe stata picchiata anche con alcuni caschi da motociclista.

L'aggressione

La vittima, medicata nel Pronto Soccorso dell'ospedale Garibaldi, ha riportato la frattura di uno zigomo e danni ad occhi ed orecchie giudicati guaribili in 40 giorni. Secondo quanto accertato, a compiere il pestaggio sarebbero stati circa 30 ragazzi. La vittima sarebbe stata colpita da un ragazzo con un pugno in pieno volto, mentre la ragazza gli avrebbe preso i volantini e intimato di non distribuirli. A quel punto si sarebbero aggiunti altri giovani. Mentre la vittima era ancora a terra, in molti avrebbero colpito il giovane al viso con i caschi. Secondo quanto ricostruito dalla Digos, l'aggressione ha avuto un chiaro sfondo politico ideologico con lo scopo di impedire la pubblicizzazione del corteo.