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Pachino, ucciso a colpi d'arma da fuoco: fermate quattro persone

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

La vittima dell’agguato, che risale al 16 marzo scorso, è Corrado Vizzini. I motivi dell'omicidio sono da ricercare probabilmente nell'ambito di una lotta tra bande per il controllo delle attività illecite 

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Quattro persone sono state fermate per l’omicidio di Corrado Vizzini, vittima di un agguato avvenuto il 16 marzo scorso a Pachino, nel Siracusano. Si tratta di Massimiliano Quartarone, Sebastiano Romano, Giuseppe Terzo e Stefano Di Maria. La polizia ha eseguito, questa notte, il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Siracusa. La vittima, 55 anni, è morta ieri mattina all'ospedale Di Maria di Avola, dove si trovava ricoverata dopo l'agguato subìto mentre rientrava nella sua abitazione. Vizzini era stato centrato da quattro degli otto proiettili esplosi dai killer. Il fermo dei quattro indagati è avvenuto anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. 

Le indagini

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Gaetano Bono e coordinate dal procuratore Fabio Scavone, avrebbero accertato che il commando avrebbe pianificato l'agguato nei minimi dettagli: due avrebbero agito come vedette per comunicare gli spostamenti di Vizzini e altri due sarebbero gli esecutori materiali dell'omicidio. I motivi dell'omicidio sono da ricercare probabilmente nell'ambito di una battaglia tra gruppi contrapposti per il controllo delle attività illecite, tra cui lo spaccio di droga. Il 9 febbraio scorso alcuni colpi di fucile furono esplosi dietro la porta di casa di Quartarone, che avrebbe deciso quindi di vendicarsi. Nonostante "il clima di omertà registrato" che non ha portato ad alcun "contributo proveniente da fonti testimoniali dirette", gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'agguato.