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Blutec di Termini Imerese, continua lo sciopero degli operai

Sicilia
Lo sciopero di questa mattina degli operai della Blutec a Termini Imerese (ANSA)

Si tratta della seconda giornata di proteste dopo l'occupazione del municipio della città, avvenuto ieri. La promessa di una protesta a Roma se il Ministero dello Sviluppo Economico non interverrà

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Due ore di sciopero sono state proclamate da Fim Fiom e Uilm nella fabbrica Blutec a Termini Imerese, in provincia di Palermo, dove lavorano 130 persone. L'astensione è prevista in due blocchi: dalle 10 alle 12 e dalle 11 alle 13. Gli operai che usciranno dalla fabbrica raggiungeranno i colleghi non ancora riassorbiti dall'azienda davanti al municipio della città, dove si terrà un sit-in e ci sarà l'occupazione simbolica dell'aula consiliare. Alla manifestazione ha aderito anche una decina sindaci e amministratori dei comuni di Cefalù, Cerda, Montemaggiore, Trabia, Caccamo, Termini Imerese.

La protesta

Si tratta del secondo giorno di manifestazioni, dopo l'occupazione del municipio avvenuta ieri, giovedì 7 febbraio. I sindacati protestano per il ritardo nella firma del decreto di finanziamento della cassa integrazione per il 2019, dopo l'accordo firmato il 7 gennaio scorso per i 564 operai Blutec, e per quella in deroga per altri 300 lavoratori dell'indotto, nonché per il mancato rispetto degli impegni da parte di Blutec per il rilancio della fabbrica. Fim Fiom e Uil hanno chiesto più volte un incontro ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo, anche attraverso la Prefettura di Palermo e la Presidenza della Regione, senza però ricevere risposta. Al momento i sindaci stanno predisponendo assieme a Fim Fiom e Uilm un documento da inoltrare al governo Conte.

Seduta fissata al 15 febbraio

Venerdì 15 febbraio i sindaci e gli amministratori del comprensorio parteciperanno a una seduta aperta del consiglio comunale. Verrà organizzata a una protesta a Roma, se dal ministero del Lavoro e da quello dello Sviluppo Economico non arriveranno risposte sullo stato del progetto Blutec e sulla promessa attivazione della cassa integrazione per il 2019.