Per l'accusa l'attestato digitale di vaccinazione si è rivelato una spesa inutile per le finanze regionali: infatti secondo la magistratura contabile la distribuzione delle smart card, iniziata al maggio 2021, è successiva all'introduzione del green pass. Contestato un danno da 3,7 milioni di euro
Un invito a dedurre della della Corte dei Conti è stato notificato stamani dalla guardia di finanza al governatore della Campania Vincenzo De Luca. La procura regionale campana della Corte dei Conti contestano al presidente della Regione e ad altri cinque componenti dell'unità di crisi un danno erariale da oltre 3,7 milioni di euro relativo all'attestato digitale di vaccinazione anti covid, la cosiddetta smart card, successivamente sospesa. Al governatore viene contestato il 25% del danno complessivo, pari a oltre 928mila euro.
Le accuse
Per l'accusa la smart card si è rivelata una spesa inutile per le finanze regionali. Infatti secondo la magistratura contabile - che ritiene la materia di competenza del legislatore nazionale e dell'amministrazione centrale - la distribuzione delle smart card, iniziata al maggio 2021, è successiva all'introduzione del green-pass. La decisione di fornire ai cittadini campani un attestato digitale di vaccinazione anti covid su smart-card risale al febbraio 2021.
Coinvolti 5 componenti dell'unità di crisi
Gli inviti a dedurre della procura regionale per la Campania della Corte dei Conti sono stati emessi per il presidente della Regione Campania de Luca e anche per Italo Giulivo (coordinatore dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza epidemiologica da Covid-19); Antonio Postiglione (membro e vice dell'Unità di crisi) e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello.