Napoli, percettori del reddito legati ai clan: scattano i sequestri

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Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, che ha coordinato l'articolata indagine dei carabinieri volta a individuare indebiti percettori del sussidio

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A Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Volla e Pontecagnano i carabinieri hanno eseguito un sequestro preventivo per decine di migliaia di euro per indebita percezione del reddito di cittadinanza nei confronti di soggetti legati ai clan camorristici D'Alessandro, De Luca Bossa-Minichini, IV Sistema, Batti e Di Gioia-Papale operanti nell'area orientale di Napoli, in quella vesuviana, oplontina e stabiese.

Il sequestro

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, che ha coordinato l'articolata indagine dei carabinieri volta a individuare indebiti percettori del sussidio. Da quanto trapela, è di circa 220mila euro l'importo sequestrato a 20 persone che avrebbero vincoli di parentela con esponenti di clan del Napoletano. I 20 sono accusati di "truffa aggravata per l'indebito conseguimento di erogazioni pubbliche" e "omessa comunicazione delle variazioni di informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o riduzione del reddito di cittadinanza".

Le indagini

Nel corso delle indagini è emerso che i percettori del reddito, nella domanda per accedere al beneficio o, in alcuni casi, anche dopo la sua presentazione, avrebbero omesso di comunicare all'Inps di essere sottoposti (o che un familiare convivente lo era) a una misura cautelare personale. In un caso è stata, invece, omessa la condanna definitiva di un congiunto convivente per associazione a delinquere. In questo modo avrebbero indotto in errore l'ente erogatore del reddito, percependolo illegittimamente. I carabinieri hanno sequestrato 12 carte postamat per reddito di cittadinanza, quattro abitazioni, una quota societaria del valore di 10mila euro, sei auto, 32 rapporti finanziari (la cui consistenza è in corso di accertamento presso i rispettivi istituti di credito), la somma complessiva di 17mila euro in contanti, un assegno circolare del valore di 10mila euro e un collier d'oro.

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