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Caivano, spaccio di droga nel Parco Verde: 33 misure cautelari

Campania
©Ansa

Si tratta di persone ritenute contigue al clan 'Sautto-Ciccarelli', operante sul comune di Caivano ed Orta di Atella

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Operazione anti droga dei carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna (coordinati dal maggiore Andrea Coratza), in provincia di Napoli, che hanno eseguito 33 misure cautelari nella zona del Parco Verde di Caivano. Si tratta di persone ritenute contigue al clan 'Sautto-Ciccarelli', operante sul comune di Caivano ed Orta di Atella. Secondo quanto emerso dalle indagini, a capo delle singole piazze di spaccio c'erano diverse donne. Nel complesso sono stati eseguiti 25 arresti in carcere, uno ai domiciliari e sette divieti di dimora. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l'aggravante delle modalità e finalità mafiose e detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

Le indagini

L'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di delineare nello stesso Parco Verde una vera e propria 'costellazione' di punti-vendita di droghe di diversa natura e qualità, attiva tutti i giorni dell'anno e a tutte le ore del giorno e della notte, considerata, nel complesso, come una della "piazze di spaccio" a cielo aperto più grandi d'Europa. Oltre alla gestione diretta di alcune "piazze di spaccio", infatti, veniva assicurata anche la fornitura ad altre "piazze" della zona, condotte da strutture criminali autonome, ma sottoposte al controllo di quella egemone. Durante le indagini sono state trovate e sottoposte a sequestro ingenti quantità di stupefacente di vario genere. L'attività è frutto di un'articolata indagine condotta con l'ausilio di intercettazioni, metodi tradizionali e dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, nel periodo dal 2016 al 2020, nel corso della quale sono stati emessi altri due provvedimenti cautelari, eseguiti il 12 novembre 2019 e il 10 maggio 2021, per un totale complessivo di 105 misure.

Pusher-manager a capo della 'piazza' più fiorente

Secondo quanto emerge dall'inchiesta, c'era una donna, Rosa Amato, 62 anni, a gestire in maniera manageriale la piazza di spaccio, particolarmente fiorente, senza mai entrare in diretto contatto con la droga che i suoi pusher vendevano h24. Dalle indagini dei militari è emerso che la sua "piazza di spaccio" era tra le più produttive delle quattordici neutralizzate con la raffica di misure cautelari notificate all'alba di oggi. Molti altri gruppi criminali, anche provenienti da altre province della Campania, come i clan casertani di Marcianise, acquistavano cobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, a Caivano, soprattutto da lei. Il giro d'affari complessivo era particolarmente ingente: circa 100mila euro al mese, secondo le stime degli investigatori. Anche i suoi figli, in passato, sono stati arrestati per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le forniture di cocaina alle piazze di spaccio del Parco Verde erano di appannaggio esclusivo di Pasquale Fucito, detto "o' marziano" (che qualche anno fa, con una lettera dal carcere, manifestò il suo intento di 'dissociarsi') il quale aveva stipulato con il boss Nicola Sautto un patto: per avere questo privilegio (da condivedere con Antonio e Gennaro Sautto) doveva versare mensilmente 35mila euro.