Eseguito un fermo di indiziato di delitto disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di Michele Mazzarella, Ciro Mazzarella e Salvatore Barile
I poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri del Comando Provinciale, con la collaborazione degli agenti della Polizia Ferroviaria di Genova, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di Michele Mazzarella, Ciro Mazzarella e Salvatore Barile, ai vertici del noto clan Mazzarella attivo in numerosi quartieri di Napoli e in vari comuni della provincia. Barile e Michele Mazzarella risultano gravemente indiziati anche di estorsione.
Gli arresti
Lo scorso 5 dicembre sono state eseguite nei quartieri Forcella e Maddalena misure cautelari emesse dal gip nei confronti di 25 persone ritenute vicine al clan Mazzarella.
Michele e Ciro Mazzarella, 38 e 51 anni (rispettivamente figli dei fratelli capiclan Vincenzo e Gennaro Mazzarella e quindi cugini) e Salvatore Barile, 38 anni - stavano progettando di scappare all'estero. Per questo motivo la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha deciso di emettere un decreto di fermo ritenendo, appunto, sussistente il pericolo di fuga. Michele, che tra i tre era quello che ricopriva un ruolo meno preminente, è stato preso ieri sera in treno nei pressi della stazione ferroviaria di Genova. Gli agenti della Polfer lo hanno identificato e, avvertita la squadra mobile, lo hanno fatto scendere alla stazione per continuare gli accertamenti in questura, al termine dei quali è stato arrestato. Il presunto camorrista era in viaggio diretto al nord e, secondo quanto si è appreso, poi avrebbe lasciato l'Italia per raggiungere un Paese del Nord Europa.
Le accuse
I reati ipotizzati nei loro confronti sono di associazione di tipo mafioso e di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini riguardano il periodo che va dal 2020 al 2022, cioè il periodo successivo alla scarcerazione di Michele Mazzarella. Particolarmente estesa a Napoli è l'influenza criminale del cartello dei Mazzarella che a Napoli si contrappone con l'Alleanza di Secondigliano: oltre che in vari comuni della provincia (San Giorgio a Cremano, Portici, Pomigliano e Somma Vesuviana) risulta presente nei quartieri di Forcella e della Maddalena (loro roccaforte) ma anche a San Giovanni a Teduccio, Connolo, Case Nuove, Mercato, Porta Nolana, San Gaetano. Barile e Michele Mazzarella risultano gravemente indiziati di diversi episodi estorsivi commessi in danno di pregiudicati costretti a pagare una quota al clan per lo svolgimento delle attività illecite nel loro "territorio". Nei prossimi giorni è prevista l'udienza di convalida dei provvedimenti di fermo.