Sparanise: assolti il sindaco e l'ex segretaria del comune

Campania

Salvatore Martiello e Daniela Rocco, sotto processo per induzione alla concussione, sono stati assolti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere perchè il fatto non sussiste

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Erano imputati per fatti accaduti tra il 2017 e il 2018, il sindaco di Sparanise,  provincia di Caserta, Salvatore Martiello, che con la segretaria del comune Daniela Rocco, arrestati con l'accusa di induzione alla concussione. La contestazione riguardava l'organizzazione delle manifestazioni natalizie del paese, affidate, secondo l'accusa, attraverso una procedura irregolare a ditte amiche del primo cittadino.

La sentenza

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha tuttavia assolto i due imputati, rigettando le accuse della Pro Loco, che aveva inizialmente ottenuto il bando per l'organizzazione delle feste natalizie, ritenendo inattendibili le dichiarazioni del suo presidente. I difensori degli imputati hanno fatto notare, producendo documentazione, che quella indetta dal comune di Sparanise non era una gara di appalto, ma una manifestazione di interesse "aperta", nel senso che il Comune, come peraltro attestato da una delibera di giunta (la 160) prodotta dalla difesa, non aveva vincoli particolari, e anche un eventuale affidamento deciso dalla Commissione comunale, come era avvenuto per la Pro Loco, era sottoposto poi ad un controllo sulla spesa. Dal dibattimento è emerso che il presidente della Pro Loco aveva previsto per gli eventi, in relazione ad aspetti particolari come le luminarie, spese maggiori rispetto a quelle dell'anno precedente, così l'ente comunale ha deciso di rivolgersi ad altre ditte.

Martiello: "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia"

Così il primo cittadino di Sparanise ha accolto la sentenza: "Bene ho fatto, da uomo delle istituzioni, ad avere piena fiducia nella Giustizia che, al temine di un processo di soli sei mesi ha acclarato la verità dei fatti sconfessando i miei accusatori, che sono gli stessi attori che attraverso la stampa, negli ultimi mesi hanno dichiarato di essere stati coloro i quali hanno voluto ed ottenuto la commissione di accesso per infiltrazione mafiosa nel Comune di Sparanise”. "In sei anni – prosegue Martiello - decine di lettere anonime con chiare intimidazioni di imminenti e nefasti eventi che, nel caso non mi fossi dimesso, si sarebbero verificati. Centinaia di denunce, con un chiaro intento persecutorio, alla Procura della Repubblica, all'ANAC, alla Corte dei Conti e a tutti gli enti e le autorità di controllo immaginabili. Denunce che hanno portato, ad oggi, solo ad assoluzioni". “Non serbo rancore per nessuno perché fiducioso nel karma attendo con pazienza che tutto si compia – ha scritto Martiello sui social network - per essere felici bisogna eliminare due cose, il timore di un male futuro ed il ricordo di un male passato: questo non ci riguarda più, quello non ci riguarda ancora".

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