La donna aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri il 30 luglio scorso: ora lei e due figli, uno dei quali minorenne, sono indiziati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere. Dalle immagini di videosorveglianza è emerso che l'uomo sarebbe stato colpito nel corso di una lite
Aveva denunciato la scomparsa di suo marito, il panettiere Ciro Palmieri, il 30 luglio scorso ai carabinieri di Giffoni Valle Piana, nel Salernitano. A distanza di 18 giorni la moglie Monica Milite è stata fermata dai carabinieri, insieme a due suoi figli (Massimiliano e un altro di 15 anni): sono tutti indiziati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere. Gli investigatori stanno lavorando anche per stabilire le cause che hanno scatenato la violenta lite poi sfociata nella brutale aggressione.
La vicenda
La vicenda ha avuto inizio a fine luglio quando la donna ha detto agli investigatori che non aveva più notizie del marito. Il racconto della donna, come informano gli inquirenti in una nota, aveva ingenerato il sospetto che la ricostruzione dell'accaduto non corrispondesse a quanto verificatosi. Così gli investigatori hanno puntato da subito alla visione delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza della casa dell'uomo.
Il delitto
Il delitto, secondo gli inquirenti, sarebbe avvenuto sotto gli occhi del terzo figlio della donna, un ragazzino di appena 11 anni "sbigottito e attonito" - come sottolinea la procura - davanti alla scena. La vittima sarebbe stata colpita più volte. Colpi inferti anche quando era a terra, ormai inerte. E poi dopo l'omicidio all'uomo sarebbe stata amputata una gamba infilata poi in un sacchetto di plastica.
Le ricerche del corpo
Il cadavere è stato individuato, al termine delle ricerche, dalla squadra del distaccamento locale dei Vigili del fuoco e recuperato con il supporto dei reparti speciali speleo-alpino-fluviali e del personale del Cnsas. Gli indagati hanno indicato il luogo dove si sono disfatti del corpo, una zona impervia a ridosso della strada provinciale 25 che collega Giffoni Valle Piana a Serino, in provincia di Avellino. Si trovava in un dirupo in località Curticelle di Giffoni Valle Piana. Le operazioni sono state coordinate dai Carabinieri.
Il sindaco: "Uno choc per Giffoni"
"Questa è una di quelle giornate che un'intera comunità non vorrebbe vivere mai. C'è tanto sgomento per un dramma, uno choc per una città dai principi sani, dai valori forti e puri come i nostri". Lo afferma il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, commentando gli sviluppi relativi all'omicidio di Ciro Palmieri. "La notizia di questa mattina - afferma il primo cittadino - mi ha lasciato un grande dolore. Pensare che la nostra Giffoni e in particolar modo la tranquillità di una frazione come quella di Curticelle possa venir scossa in maniera così atroce lascia veramente tanto dolore e rammarico, con un gesto lontano anni luce da quanto la mente umana possa anche soltanto immaginare". "E' difficile - conclude Giuliano - trovare parole in questo momento, credetemi. Non starà a me così come all'intera cittadinanza dare giudizi o fare processi. Lo faranno le autorità competenti, che desidero ringraziare per il lavoro che hanno fatto in queste settimane per far venire a galla la verità".