Camorra, estorsioni nel Napoletano: arrestate tre persone

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I soggetti sono ritenuti esponenti di rilievo del clan Mallardo, componente dell’Alleanza di Secondigliano. Gli arresti rientrano nelle indagini che l’8 giugno hanno portato a un totale di nove fermi

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Sono ritenuti esponenti di rilievo del clan Mallardo, componente dell'Alleanza di Secondigliano, A.P., 46 anni, e B.V., 54 anni, arrestati dai carabinieri di Giugliano in Campania (in provincia di Napoli) insieme con A.R., 53 anni, nell'ambito delle indagini che lo scorso 8 giugno hanno portato all'esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Dda, nei confronti di nove persone accusate di estorsione, consumata o tentata, detenzione e porto illegale di armi comuni di sparo, aggravati dalle finalità e modalità mafiose.

Le indagini

Le richieste di "pizzo", è emerso dalle indagini, sono state perpetrate ai danni di imprenditori edili, concessionari di auto e ristoratori della zona a nord di Napoli. La banda di malfattori, che obbligava i commercianti della zona a conferire gli oli esausti a determinate ditte, era anche dedita alla riscossione e al recupero dei crediti. Infine aveva un'ampia disponibilità di armi. Sono quindici, complessivamente, gli episodi criminali contestati dagli inquirenti dagli indagati. Durante le attività investigative è stata anche riscontrata dagli inquirenti la volontà di alcuni degli indagati di porre in essere azioni intimidatorie nei confronti dei carabinieri.

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