Sarebbe legato a un esponente di spicco della camorra. Il complice dell'aggressore, che avrebbe avuto il primo scontro sui social per una questione legata a una ragazza con i due finiti nel mirino, è stato denunciato
Prima gli scambi di insulti e minacce sui social. Poi la "vendetta". E lo scontro con l'accoltellamento di due minorenni. Per la domenica di terrore sugli scogli di Marechiaro a Napoli dove due giovani di 16 e 17 anni sono stati feriti gravemente, c'è la svolta nelle indagini con il fermo di un 15enne accusato di tentato omicidio, come riferiscono organi di stampa. Si terrà oggi, davanti al giudice del Tribunale dei Minorenni di Napoli, l'udienza di convalida.
Il fermato
Il 15enne è incensurato, figlio di un elemento di spicco della criminalità organizzata. Il ragazzino è stato molto collaborativo con gli investigatori, come lo sono stati anche i testimoni che hanno assistito alla lite. Ai poliziotti ha riferito di essere intervenuto per difendere l'amico. Il motivo scatenante è stato un like messo sui profili social di una ragazzina legata sentimentalmente a uno dei due ragazzi accoltellati. Il complice dell'aggressore, invece, è stato denunciato. A prestare i primi soccorsi ai feriti sono stati i ristoratori della zona, che hanno visto i due minorenni insanguinati chiedere aiuto. In ospedale sono stati sottoposti a intervento chirurgico.
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