Napoli, esattori clan costringono imprenditori a restituire debito

Campania
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Sono gravemente indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità camorristica

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Hanno costretto i titolari di un'importante società di raccolta rifiuti di Sant'Antonio Abate (Napoli) a restituire il debito di 100mila euro circa contratto nei confronti di un altro imprenditore. Nello specifico Giovanni Cafiero e Gennaro Spronello, considerati collegati al clan Cesarano, assolutamente estranei alla compagine sociale dell'azienda creditrice, tra i mesi di novembre e di dicembre del 2020 si sarebbero adoperati per recuperare il corrispettivo economico di alcune forniture risalenti al 2017 e al 2018, imponendo, insieme alla riscossione del debito, anche la restituzione della merce giacente.

Le accuse

Ed è per questo che la scorsa notte i carabinieri hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, nei confronti dei due uomini collegati al clan attivo tra Castellammare e le aree vicine: sono gravemente indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità camorristica.

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