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Caos all'ospedale Cardarelli a Napoli, folla al pronto soccorso

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01:38 min

La situazione ha spinto i medici a una protesta ufficiale: ieri in 25 su 43 hanno presentato un 'preavviso' di dimissioni per richiamare l'attenzione sulle condizioni di lavoro e sulla difficoltà nell'assistere tempestivamente i pazienti

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Sono 180 stamattina i pazienti entrati nel reparto di pronto soccorso dell'Ospedale Cardarelli di Napoli. Un affollamento che prosegue da giorni e che sta provocando anche la protesta ufficiale dei medici: ieri in 25 su 43 hanno presentato un 'preavviso' di dimissioni per richiamare l'attenzione sulle condizioni di lavoro e sulla difficoltà nell'assistere tempestivamente i pazienti, spesso costretti a rimanere a lungo sulle barelle in attesa di essere presi in carico.

La situazione in ospedale

Nelle ultime 24 ore, apprende l'ANSA dal Cardarelli, sono stati oltre 200 gli accessi al pronto soccorso, pazienti di cui il 40% circa viene poi ricoverato in un reparto dell'ospedale. C'è anche la forte occupazione del reparto vicino di osservazione, programmato per 32 pazienti e che ora ha una occupazione di circa 100 malati. Una delle forti difficoltà del pronto soccorso, oltre allo spazio invaso dalle barelle per l'alto numero di accessi, è anche la quantità di medici a disposizione: sono otto nella mattina, sette nel pomeriggio, e sei di notte, con ogni turno rafforzato dalla presenza di tre specializzandi. Oltre ai 43 medici il pronto soccorso ha in totale 160 infermieri e 60 operatori sociosanitari.

Il commento del direttore Giuseppe Longo

"Ultimamente il pronto soccorso del Cardarelli vive momenti di forti criticità, legati all'iperafflusso e al congestionamento delle aree del pronto soccorso. In questo difficile momento i medici del reparto hanno inviato alla direzione una lettera nella quale preannunciano le dimissioni, è in realtà un vero e proprio grido di allarme, corretto dal mio punto di vista". Lo afferma Giuseppe Longo, direttore dell'Ospedale Cardarelli di Napoli. Il grido di allarme dei medici "è legato - afferma Longo - alla grossa tensione e al disagio che i lavoratori in questo momento riscontrano nel pronto soccorso. L'azienda ha cercato sempre in tutti i modi di trovare soluzioni per ridurre, per quanto possibile, il congestionamento dei pazienti nel pronto soccorso, ma anche per rinforzare quanto più possibile il personale. Fino a oggi il Cardareli ha infatti realizzato dieci bandi tra avvisi e concorsi finalizzati a reclutare personale, ma molti vanno dedserti qui come aviene in tutta Italia. I pronto soccorsi sono infatti reparti da cui gli operatori fuggono come sottolinea anche l'allarme nazionale lanciato dalla Società Italiana di Medicina d'Urgenza. Per il Cardarelli lunedì prossimo termina la selezione per la partecipazione all'ultimo bando di questa direzione e speriamo che questo bando possa portare più risorse umane. Intanto cercheremo di dare maggiore aiuto, fermo restando che l'azienda usa già tutto il personale anche di altre unità come rinforzo delle unità mediche proprie del pronto soccorso".

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