Il 45enne napoletano, no vax e amministratore di un canale Telegram con più di 30mila iscritti, si trova ricoverato all'ospedale del Mare di Napoli a causa del Covid
Ugo Fuoco, 45enne napoletano, no vax e amministratore di un canale Telegram con più di 30mila iscritti nel quale, secondo gli inquirenti, sono stati pubblicati messaggi che incitano a violare le norme anti-Covid, sarebbe l'autore di uno dei messaggi lesivi della memoria dell'ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, comparsi in rete. Ugo Fuoco, che non è il vero nome del 45enne, è risultato positivo al Covid e si trova ricoverato all'ospedale del Mare di Napoli. Lo riporta il Corriere della Sera.
Gli insulti a Sassoli e la malattia
“Non chiamatemi cinico ma oggi è morto Sassoli, spero tocchi a qualcun altro”, aveva affermato dopo la morte dell'ex presidente del Parlamento europeo. Ugo Fuoco prima di chiedere assistenza ai medici per il Covid è rimasto 11 giorni a casa convinto di poter sconfiggere da solo la malattia. Dopo l'aggravamento delle sue condizioni i genitori, contrari alle sue teorie, lo hanno convinto a chiedere l’aiuto ai sanitari. Ugo Fuoco ha postato sui social la sua foto nel letto di ospedale con la maschera per l'ossigeno
La denuncia di Ugo Fuoco
Ugo Fuoco è stato identificato e denunciato dalla polizia postale per aver diffuso messaggi d’odio sui social dopo la scomparsa di Sassoli. La pubblicazione è stata sempre seguita dall’hashtag #nessunacorrelazione, che sarebbe ispirato a teorie no vax secondo le quali il parlamentare europeo sarebbe morto a causa del vaccino. Tra i vari messaggi divenuti virali e particolarmente violenti c’era quello pubblicato dall’account “Ugo Fuoco”. “Ogni tanto una buonissima notizia Se ne va mr. 'Il green pass non è discriminatorio' Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie”.