Covid, De Luca: non riapriamo medie ed elementari. Governo impugnerà la decisione

Campania

"È irresponsabile aprile le scuole il 10 gennaio. In Campania non lo faremo", ha dichiarato il governatore nella consueta diretta social. Poi la critica al governo: "Abbiamo perso tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei"

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"È irresponsabile aprile le scuole il 10 gennaio. Per quello che ci riguarda non apriremo le medie e le elementari. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza". Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta social del venerdì. Da fonti di Palazzo Chigi si apprende però che il Governo è intenzionato a impugnare, dopo il necessario passaggio in Consiglio dei Ministri, la decisione del presidente campano. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

"Ci sono 19mila positivi nella fascia 0-19 anni"

"In queste ore - ha proseguito De Luca durante il suo intervento - stanno lavorando le nostre strutture sanitarie, credo che ci sarà a breve una unità di crisi che prenderà atto di questa situazione in maniera responsabile credo che andremo alla proroga dell'apertura a fine gennaio per quanto riguarda medie ed elementari. Ma c'è qualcuno - ha dichiarato - che può sostenere che aprire le scuole nel caos totale favorisce la didattica e l'equilibrio psicologico dei nostri bambini e tranquillità dei docenti? È esattamente il contrario. Chi prende queste decisioni è nemico della scuola non amico. Ci sono 3mila positivi tra il personale scolastico - ha illustrato - e credo 19mila positivi nella fascia 0-19 anni. La percentuale di vaccinazione che registriamo al di sotto delle prime medie e elementari è del 10%".

"Campania resta bianca ma è a rischio"

"La regione Campania - ha aggiunto facendo il punto della situazione epidemiologica - rimane in zona bianca ed è veramente un risultato straordinario ma abbiamo un indice Rt dell'1,6%, siamo la regione più a rischio, vediamo fino a quando reggeremo in zona bianca. Fino ad ora reggiamo ma siamo fortemente a rischio". 

"Italia ha perso tre mesi di tempo senza fare niente"

De Luca ha poi sferrato un attacco al governo: "Devo constatare con grande amarezza che l'Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi preziosi senza prendere decisioni serie ed efficace. Stiamo prendendo in giro l'Italia. Il livello di demenzialità va ogni immaginazione". E ancora: "Chiudiamo le discoteche ma non facciamo nulla per bloccare la movida nel fine settimane. E poi lasciamo il 50% di presenze negli stadi. L'unica cosa seria da fare è bloccare le presenze negli stadi se vogliamo contenere il contagio. Si è creato il caos anche nel mondo sportivo".

"Mercato nero degli antivirali"

Il governatore non ha risparmiato critiche nemmeno sulla distribuzione dei farmaci antivirali: ”Dopo il mercato nero dei vaccini, la Campania, come abbiamo sempre denunciato, ha ricevuto meno vaccini di tutte le regioni, ora c'è il mercato dei famaci antivirali. Abbiamo ricevuto 480 colli, all'Emilia 840, al Lazio 1.680 colli se continua così ci rivolgiamo alla magistratura penale penale perché siamo di fonte ad abusi - ha affermato De Luca - è vergognoso quello che si sta facendo per i farmaci anti virali. Si segue un algoritmo dell'Aifa, dicono. Invito il commissario, il ministero della Salute e il Governo a distribuire i farmaci in proporzione alla popolazione”.

“Crollo politico, tutto sulle spalle delle Regioni”

“È come se in l'Italia avessimo avuto un crollo politico psicologico, è come se di fronte alla valanga di contagi ci si fosse rassegnati, il contagio lo dobbiamo prendere tutti e questo diventa un alibi per non prendere più nessuna decisione per la contenere la diffusione del contagio”, ha proseguito ancora De Luca. ”C'è poi un altro luogo comune - ha detto - e cioè che tutto sommato è poco aggressivo, del Covid variante Omicron che non sono gravi gli effetti ai fini del contagio e non si capisce che quando arrivi a 200mila contagiati le percentuale di presenze negli ospedali sono gravi e si sarà costretti a chiudere tutti gli ospedali che saranno solo per i pazienti Covid. Abbiamo perso la concentrazione sulla campagna di vaccinazione e si è scaricato tutto sulle Asl e sulle Regioni per l''opportunismo del Governo e delle forze politiche che lisciano il pelo ai no vax", ha concluso.

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