Campania, via libera allo psicologo di base: sentenza storica

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Secondo quanto previsto dalla legge regionale, le attività saranno assicurate da psicologi liberi professionisti in rapporto convenzionale nell'ambito di ciascuna Aziende Sanitarie Locali a livello dei distretti sanitari di base

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Con sentenza n. 241, depositata ieri, la Corte Costituzionale - fanno sapere dalla Regione Campania - ha respinto il ricorso proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso la Legge regionale della Campania (3 agosto 2020 n.35), che ha istituito presso i distretti sanitari delle ASL il Servizio di psicologia di base a sostegno dei bisogni assistenziali emersi durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Lo psicologo di base

Secondo quanto previsto dalla legge regionale, le attività saranno assicurate da psicologi liberi professionisti in rapporto convenzionale nell'ambito di ciascuna Aziende Sanitarie Locali a livello dei distretti sanitari di base, con il compito di sostenere e integrare l'azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e saranno finalizzate a: a) intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso; b) intercettare i bisogni di benessere psicologici che spesso rimangono inespressi dalla popolazione; c) organizzare e gestire l'assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura; d) realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello e con i servizi sanitari più generali; e) intercettare e gestire le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia Covid-19.

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