Entrambi erano stati già condannati per associazione di stampo mafioso, essendo ritenuti legati al clan Polverino
La direzione investigativa antimafia di Napoli ha sequestrato beni per mezzo milione di euro a due imprenditori di Marano, nel Napoletano, già condannati per associazione di stampo mafioso, ritenuti legati al clan Polverino.
Il decreto
Il decreto di sequestro agli imprenditori edili Simeoli a cui il primo giugno 2020 vennero sequestrati beni per 10 milioni, tra due ville da dodici vani complessivi, due garage e un magazzino-deposito di via Marano Quarto, sei locali commerciali in via San Rocco, un magazzino deposito in via della Recca, tre appezzamenti di terreno delle dimensioni complessive di 39.220 metri quadrati e un immobile adibito a scuola in via Caracciolo.
Il sequestro
Questa volta i sigilli, apposti dalla Dia lo scorso settembre, riguardano somme di denaro, suddivise in fondi di investimento, azioni, conti correnti e quote intestate ai due imprenditori, beni accumulati tra il 1990 e il 2008, periodo durante il quale hanno partecipato, secondo le sentenze passate in giudicato, alle attività illecite del clan.