Sulla percentuale di fondi che verrà assegnata al Sud "credo si possa lavorare - ha sottolineato il primo cittadino -, ma la cosa che mi preoccupa di più non è tanto l'assegnazione quanto la capacità di spendere"
"Terrò per me la delega su Pnrr e sui settori del digitale e dell'innovazione". Lo ha affermato il neo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, alla trasmissione Timeline su Sky Tg24. Manfredi ha vinto le elezioni amministrative (SPECIALE ELEZIONI) ottenendo la vittoria al primo turno. Il candidato del centrosinistra-Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 62,88% delle preferenze contro il 21,88% registrato da Catello Maresca del Centrodestra.
Manfredi: "Pnrr e innovazione deleghe strategiche per il futuro della città"
Secondo il primo cittadino del capoluogo il Pnrr e i settori dell'innovazione "sono deleghe strategiche per il futuro della città, temi che seguirò direttamente. È troppo importante". Sulla percentuale di fondi del Pnrr che verrà assegnata al Sud "credo si possa lavorare - ha sottolineato -, ma la cosa che mi preoccupa di più non è tanto l'assegnazione dei fondi quanto la capacità di spendere. Con Draghi, il governo e il Presidente della Regione, dobbiamo fare in modo che chi spende sia in grado di farlo". Secondo Manfredi "spesso le strutture amministrative non sono all'altezza della sfida. Le regole sono complicate, credo che un investimento sulla macchina amministrativa sia indispensabile. I consulenti aiutano, ma il Paese ha bisogno di una Pubblica Amministrazione strutturalmente efficiente in grado di mettere persone giuste nei posti chiave - ha dichiarato -, scegliendo in maniera trasparente, dando più potere ai sindaci e consentendo la spesa corrente".
"Discontinuità con de Magistris? Deve essere nel metodo"
Manfredi poi ha affermato che rispetto al suo predecessore de Magistris, il quale sulla sua scrivania al Comune teneva le foto di Che Guevara e Mimmo Lucano, farà scelte di impronta istituzionale. "Metterò quella del Presidente della Repubblica e quella della mia famiglia che ha sempre pagato il prezzo più alto delle mie scelte e che temo potrò vedere poco". Sul tema della discontinuità con il suo predecessore il sindaco ha chiarito che "la discontinuità deve essere nel metodo, la città deve essere molto inserita nella filiera istituzionale. Napoli è una grande città. Poi le cose positive fatte dalla vecchia amministrazione non vedo perché non debbano essere confermate, non ho un approccio ideologico, ma il metodo deve essere cambiato".
"Per risanare debito ok a intervento centrale"
Parlando del debito della città Manfredi sostiene che "sicuramente il debito non è sostenibile solo dalla città di Napoli. Si è accumulato in 20 anni e credo sia necessario un intervento centrale con paletti certi e chiari per rilanciare la terza città d'Italia, con 4 milioni di abitanti nell'area metropolitana". Per il sindaco le responsabilità non sono da attribuire solo a chi ha governato la città. A finire in crisi è il sistema della finanza locale, a Napoli come altrove. "Quando c'è uno squilibrio della finanza locale - ha spiegato - c'è il blocco del turn over, non si può mettere personale qualificato in posti chiave e i servizi vengono meno, nessuno dei comuni in predissesto ha fatto passi avanti. Giusto mettere dei paletti - la tesi di Manfredi -, ma bisogna garantire ai comuni la possibilità di dare servizi. Lo squilibrio della finanza locale non è un tema solo di Napoli e del Mezzogiorno ma di tutti i comuni. È evidente che il sistema non funziona, penso anche a Torino e altre citta del Nord. Trova in Napoli una grande emergenza, ma riguarda tutti".
"Sì a un partito delle città più che dei sindaci"
"Un nuovo partito dei sindaci? Deve rinascere un partito delle città. Non credo sia più la stagione dei personalismi, ma un partito delle città serve. Il dato sull'astensionismo ci dice che tanti cittadini si sentono abbandonati", ha detto il neo sindaco parlando anche del ballottaggio di Roma e di Gualtieri, "persona di grande valore e qualità, un grande tecnico e il sindaco giusto per Roma dove potrà fare tanto". Importante anche creare "un asse Napoli, Milano, Roma dove vivono 16 milioni di persone , un terzo del Paese". Da Manfredi parole di stima anche per Virginia Raggi: "Ne ho apprezzato il coraggio con cui ha affrontato la sfida della campagna elettorale. È stata coraggiosa, merita rispetto". Infine un cenno sulla foto che ritrae tutti assieme Fico, Di Maio, Provenzano e De Luca la sera della sua elezione. "Serve unità - dice - per una nuova stagione di politiche per il Mezzogiorno. Se vogliamo la crescita del Paese, dobbiamo far ripartire il Mezzogiorno e il ruolo di Napoli è decisivo non solo per il Mezzogiorno ma per l'Italia intera".