Gli accertamenti eseguiti dai carabinieri hanno individuato, tra le altre cose, tre società, una sala scommesse con internet point, 43 immobili e terreni tra cui fabbricati e box auto riconducibili a una famiglia
Al termine di un'inchiesta coordinata dalla Dda, il Tribunale di Salerno ha emesso un decreto di sequestro preventivo nei confronti dei quattro componenti di una famiglia camorristica attiva sul territorio di Sarno. Gli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Ros hanno individuato tre società, di cui due di commercio all'ingrosso di animali vivi e coltivazione di frutti oleosi, una sala scommesse con internet point, 43 immobili e terreni tra cui fabbricati e box auto per un valore di circa 2 milioni di euro, oltre a 19 rapporti bancari direttamente o indirettamente riconducibili ai componenti della famiglia.
Le indagini
Negli ultimi 20 anni la famiglia è stata al centro di diverse indagini, a cominciare dall'operazione "Farfalla", che consentì di appurare l'esistenza di un clan camorristico, che aveva interessi nel controllo e nella distribuzione dei videopoker e nelle estorsioni nei confronti delle imprese impegnate nei lavori appaltati in seguito alla frana del 1998 a Sarno. Per gli investigatori l'associazione criminale avrebbe tentato anche di condizionare le consultazioni elettorali attraverso il voto di scambio.