Covid Campania, sindaco medico: "Assistenza sanitaria non più garantita"

Campania

Lo afferma il primo cittadino di Calvi Risolta, dopo un "turno di 12 ore nel Pronto soccorso" dell'ospedale Cotugno di Napoli: “Siamo costretti a lasciare pazienti critici in reparti non intensivistici per mancanza di posti letto”

"Al momento, l'assistenza sanitaria non è più garantita". Lo scrive il sindaco di Calvi Risorta (in provincia di Caserta), Giovanni Lombardi, medico-rianimatore dell'ospedale Cotugno di Napoli, in un post pubblicato su Facebook subito dopo aver finito il "turno di 12 ore nel Pronto soccorso" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA).

Il post

"Da questa mattina - scrive Lombardi nel post pubblicato la notte scorsa - la centrale operativa regionale di smistamento non è riuscita a trovare né un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania. Questo significa che siamo costretti a lasciare pazienti critici in reparti non intensivistici per mancanza di posti letto". "La variante (soprattutto quella inglese) sembra essere più aggressiva ed in grado di colpire anche i giovani, i ventilatori scarseggiano e, per ridurre la pressione sugli ospedali, urge un nuovo e serio lockdown perché, al momento, l'assistenza sanitaria non è più garantita" scrive ancora il primo cittadino. Il medico del 'Cotugno' contrasse qualche mese fa il Covid. Dopo essere guarito Giovanni Lombardi tornò subito nell'ospedale napoletano per lavorare. "Ad oggi - aggiunge all'Ansa il medico - la situazione nel Pronto soccorso dell'ospedale è critica ma ancora gestibile, e non paragonabile ancora a ciò che abbiamo visto a novembre scorso quando si registrarono lunghe file di ambulanze e autovetture davanti al Cotugno".

Lombardi: “Nessuna accusa, ma la situazione è molto critica”

"La mia non voleva essere un'accusa al sistema sanitario campano, cui va il mio plauso perché sta reggendo in questa terza ondata, ma solo una fotografia di un situazione contingente che ho vissuto durante il turno di lavoro e che ribadisco", ha affermato all'ANSA Lombardi. "La situazione è molto critica - aggiunge - ma comunque il sistema regge; ieri, durante il mio turno di lavoro, abbiamo avuto difficoltà a trovare posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva disponibili in altri ospedali della Regione. In altri giorni è andata meglio. Le mie parole volevano essere un monito e un appello per la popolazione perché si comporti seguendo le regole. E nel comune che amministro, già da giorni, ho imposto regole molto stringenti".

Direttore del 118: “Situazione difficile ma non bisogna fare allarmismo”

"È un un allarme esagerato, le strutture riescono a dare le cure a tutti, attualmente siamo in difficoltà solo sulle terapie subintensive, ma so che la Regione si sta muovendo per affrontarle", ha invece affermato Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli e coordinatore dell'urgenza in Campania, commentando le frasi di Lombardi. Galano sottolinea però che "i contagi sono in forte aumento e la pressione sugli ospedali c'è, anche se per ora non ci sono lunghe attese per le ambulanze nella ricerca di un posto". "I posti di terapia intensiva - spiega Galano all'ANSA - ci sono e sono disponibili, abbiamo difficoltà serie sulla subintensiva ma questo deriva dal fatto che determinati posti sono nati in pratica con le esigenze del covid e si sono trovate delle soluzioni; è chiaro che con un'alta incidenza di contagiosità ci sono delle difficoltà". "Il fatto che siamo in zona rossa è sintomatico del fatto che il contagio è salito in modo esponenziale. Da qui a dire che non c'è possibilità di ricovero però ce ne passa. La situazione è difficile, la mia non vuole essere una diminuzione di attenzione ma non bisogna fare allarmismo, bisogna riportare alta l'attenzione della cittadinanza sul rispetto delle regole che ultimamente sta scendendo e ci ha portato in zona rossa"

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