Covid Campania, la diretta di De Luca: "Da lunedì chiudiamo le scuole"

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A preoccupare il governatore sono i casi di variante inglese individuati in diverse scuole di Napoli: "Riapertura solo dopo vaccinazione del personale scolastico"

"Da lunedì in Campania chiudiamo tutte le scuole”. Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, intervenuto in diretta Facebook per il consueto aggiornamento settimanale sulla situazione legata all’emergenza Covid. A preoccupare il governatore sono soprattutto i casi di variante inglese individuati in alcune scuole di Napoli. Inoltre, De Luca ha detto di voler attendere il completamento della campagna vaccinale per il personale scolastico prima di parlare di una riapertura degli istituti. "Per il personale scolastico al 25 febbraio avevamo prenotazioni per 114mila unità, ad oggi 28mila persone sono vaccinate, di  AstraZeneca abbiamo 142mila dosi a febbraio e 164mila a marzo, dunque abbiamo possibilità di completare la vaccinazione del personale scolastico per marzo”. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA)

“Acquisto vaccini? Forse novità dalla prossima settimana”

De Luca ha poi parlato della possibilità che la Regione possa acquistare dei vaccini. ”Forse ci saranno novità, la prossima settimana, per l'approvvigionamento dei vaccini all’estero. L'acquisto all'estero avverrà avendo avendo chiaro il presupposto che - ha spiegato - la Campania non userà mediatori o intermediari, parliamo ad aziende ufficiali e agli Stati. In ogni caso i vaccini che saranno somministrati saranno valutati e approvati da autorità di controllo come Ema e Aifa”.

Sull'andamento della campagna vaccinale, De Luca ha ribadito che "con queste forniture andremo alle calende greche per completarla”. Per questo sarà necessario valutare "di fare la prima dose, e poi si vede. Se dobbiamo stare fermi meglio avere una copertura al 50-60%, che riduce comunque l'attacco del Covid, piuttosto che stare a contemplare il nulla". Intanto, in Campania stanno arrivando a destinazione le prime tessere che attestano la vaccinazione avvenuta.

“Aumento contagi risultato dei rilassamenti delle scorse settimane”

"In Campania - ha proseguito De Luca - da 4-5 giorni abbiamo circa 2mila positivi al giorno, è il risultato dei rilassamenti avuti nelle scorse settimane, era prevedibile, inevitabile ma siamo in un paese nel quale se si parla un linguaggio di verità non si ha fortuna, bisogna arrivare a sbattere la testa contro i problemi e ci siamo arrivati". Per il presidente campano "il grande responsabile" di questa emergenza Covid è stato in tutta Italia "l'assenza di controllo, un vuoto. Non invoco uno stato di polizia ma misure di repressione chiare, tutto questo non c’è".

"Dobbiamo bloccare questa crescita di contagio. Non si può reggere una situazione nella quale ci sono più di 2mila positivi al giorno. Dovremo prendere decisioni importanti ma necessarie, costi quel che costi. In queste condizioni non è tollerabile nessuna lamentazione e superficialità - ha aggiunto - Il governo ha deciso di aprire e chiudere, è questa filosofia che ci porta ad avere l'esplosione di contagio. Ormai ci siamo, dovremo prendere decisioni importanti, noi non ci fermeremo di fronte a queste decisioni. Dobbiamo essere uomini e fare fino in fondo il nostro dovere”.

“Non aspettiamoci miracoli dal Governo. Sottosegretari? Stendiamo velo pietoso”

Il governatore ha però voluto aprire il suo intervento commentando le prime settimane del governo Draghi. ”Dobbiamo avere pazienza nei confronti di questo governo, credo che ci siano aspettative francamente esagerate - ha dichiarato -. Credo che sia inutile e illusorio aspettarsi miracoli, non avremo miracoli. Secondo De Luca la "forte presenza dei tecnici creerà difficoltà nei rapporti con i territori", ha aggiunto. Infine, sulla scelta dei sottosegretari, per il presidente campano è meglio "stendere un velo pietoso per ragioni di carità cristiana ma anche per non andare oltre il codice penale. Chiudiamola - ha concluso - cerchiamo di pensare ai problemi del nostro Paese".

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