Le accuse sono di abuso d'ufficio, falsità ideologica e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio
Quattordici persone risultano indagate nel Salernitano per abuso d'ufficio, falsità ideologica e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Tra loro anche la sindaca di Casal Velino (Salerno), Silvia Pisapia, nei cui confronti i carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania (Salerno) hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di dimora.
L'inchiesta
L'inchiesta ruota attorno all'affidamento di servizi comunali inerenti la portualità, la manutenzione, la raccolta dei rifiuti, la refezione scolastica, ma anche su permessi per costruire in zone particolarmente appetibili. I fatti contestati vanno dal 2015 al 2018. Gli investigatori ritengono che "l'amministratore, andando al di là dei compiti istituzionali connessi alla sua carica, si sia inserito in provvedimenti non di sua competenza, gestendoli a proprio piacimento". La Procura di Vallo della Lucania, in una nota, definisce la macchina burocratica "malsana, guidata e strumentalizzata con astuzia attraverso legami con collaboratori e titolari di cooperative aggiudicatrici di appalti pubblici".
Le indagini
Le indagini sono scattate dopo alcune segnalazioni relative a presunte illegittimità nella procedura amministrativa per la realizzazione dell'Area Piano Insediamento Produttivo in località Vallo Scalo. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri, agli ordini del capitano Annarita D'Ambrosio, sono emersi atteggiamenti "posti in essere allo scopo di acquisire, in modo diretto o indiretto, il controllo di concessioni, autorizzazioni, appalti e pubblici servizi e, quindi, a realizzare profitti ingiusti attraverso la sistematica e illegittima attribuzione degli appalti a imprenditori 'amici' in cambio di un consolidamento del potere politico attraverso l'attribuzione ai 'clientes' di posti di lavoro".