Quest'anno le celebrazioni non si svolgono come vuole la tradizione nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, ma sull'altare maggiore della Cattedrale nel rispetto delle norme anti-Covid
SANGUE SAN GENNARO: COSA DICE LA SCIENZA
Il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Oggi nel Duomo di Napoli si celebra il terzo appuntamento con il prodigio della liquefazione del sangue del Santo Patrono, in memoria dello scampato pericolo di Napoli dall'eruzione del Vesuvio del 1631. Quest'anno le celebrazioni non si svolgono come vuole la tradizione nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, ma sull'altare maggiore della Cattedrale nel rispetto delle norme anti-Covid. L'ampolla con il sangue di San Gennaro è stata prelevata dalla cassaforte custodita nella Cappella del Tesoro ed è stata portata da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro, sull'altare maggiore dove ha avuto inizio la celebrazione religiosa.
Il sangue di San Gennaro ancora solido
Non è servita nemmeno la seconda messa a far sciogliere il sangue di San Gennaro e intanto proseguono nella Cattedrale le preghiere dei fedeli che attendono l'annuncio. Alle 12 la teca sarà riportata nella Cappella del tesoro e sarà nuovamente ripresa alle 16.30. Alle 18.30 sarà celebrata un'altra messa durante la quale potrebbe avvenire il prodigio atteso dai fedeli.
Le parole del cardinale Crescenzio Sepe
Intanto l'Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, giunto nella Cattedrale dove i fedeli attendono che avvenga il miracolo ha affermato:''Compiamo un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro perché siamo uniti nel suo nome, è lui che ci aiuta a vivere e a testimoniare la Fede e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa. San Gennaro certamente dal cielo benedirà ciascuno di noi, le nostre famiglie e la nostra città''. ''È tutto scritto nel cuore di Dio, nel cuore di Gennaro: l'importante è che noi ci sentiamo veramente uniti, partecipi di questo evento così particolare che è la nostra devozione al nostro Santo Protettore''.