Avellino, ragazzina disabile violentata dal padre: arrestato 56enne

Campania

Il sindaco ha fatto intervenire i servizi sociali che dopo gli accertamenti hanno deciso di sottrarre la minore ai genitori. Per questa ragione è stato aggredito dal padre e dal nonno della bambina, che armati di zappa lo hanno minacciato di morte per strada

Un uomo di 56 anni è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata con l'accusa di aver violentato la figlia, di età inferiore ai 14 anni e con problemi di disabilità. A riportare il fatto, avvenuto in provincia di Avellino, è Il Mattino. Le violenze si consumavano tra le mura domestiche di una casa popolare nella quale la bambina viveva insieme ai fratelli, genitori e nonni.

La vicenda

"Una vicenda sconvolgente che colpisce la comunità, ma grazie al lavoro comune tra varie istituzioni è stato possibile impedire che continuasse e ha consentito di mettere in sicurezza una bambina", dice il sindaco del borgo dove ha avuto luogo la vicenda. Il primo cittadino la scorsa estate ha fatto intervenire, raccogliendo la segnalazione dell'insegnante della bambina, i servizi sociali che dopo gli accertamenti decisero di sottrarre la minore ai genitori. Per questa ragione tra l'altro il primo cittadino è stato aggredito dal padre e dal nonno della bambina, che armati di zappa lo hanno minacciato di morte per strada.

Le indagini

Le indagini presero il via dopo una serie di episodi segnalati dall'insegnante della vittima. La bambina, che ha problemi di disabilità, per esprimere il suo disagio e chiedere aiuto inscenava proteste plateali in classe e per strada e fece lo stesso in un'altra occasione all'interno della sede comunale. Psicologi ed esperti dell'Arma dei carabinieri, insieme al magistrato, attraverso le dichiarazioni hanno ricostruito quanto accaduto portando all'arresto del 56enne.

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