Intanto stanotte per volontà del Comune le luci del San Paolo sono rimaste accese, ''perché - ha spiegato il primo cittadino de Magistris - rappresentano la gioia e la felicità che Diego ha portato a Napoli"
Lo stadio San Paolo diventerà, come annunciato ieri dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, stadio 'Diego Armando Maradona'. "Lo vuole il popolo, ieri è stata una voce unanime. Diego ha la capacità di unire tutti i napoletani", ha sottolineato de Magistris stamattina a Radio anch'io sport. Un'idea su cui si è detto subito d'accordo il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che oggi vorrebbe "trasmettere sui maxischermi le immagini di Maradona durante tutta la nostra partita". "Nel giro di 10-15, giorni in tempi rapidissimi, chiuderemo la pratica formale", fa sapere il primo cittadino.
Assessore Sport: "Poche settimane per intitolare stadio"
L'amministrazione sta predisponendo una delibera di Giunta con cui esprime il proprio indirizzo politico affinchè l'impianto di Fuorigrotta sia per sempre intitolato all'indimenticato numero 10 azzurro. Tutti gli uffici comunali da stamattina sono allertati e al lavoro per accelerare il più possibile i tempi e regalare alla città la gioia, pur nella tristezza, di avere lo stadio Maradona. "Una volta approvata la delibera - spiega l'assessore allo Sport, Ciro Borriello - ci sarà un passaggio in commissione Toponomastica e in commissione Sport per poi tornare in commissione Toponomastica per il sì definitivo".
Le parole del sindaco de Magistris
''Con una volontà di popolo di questa portata non c'è burocrazia che tiene. Immagino che siano tutti d'accordo: la Prefettura, la società ma quello che conta è che lo ha voluto il popolo e sarà in tempi brevi. La prossima volta che i tifosi potranno finalmente andare allo stadio andranno allo stadio 'Diego Armando Maradona'', ha ribadito de Magistris nel corso di alcune interviste rilasciate oggi a Rainew24 e a Rtl 102.5. Il sindaco ha riferito che ''già questa mattina faremo i primi passi formali per dedicare lo stadio del Napoli a Maradona''. ''Maradona - ha proseguito - è stato unico, incommensurabile, ha unito un popolo nella sua voglia di riscatto, ha dato forza al senso di appartenenza come liberazione e non come vincolo, ha liberato energie e nel dopo terremoto ci ha fatto arrivare nell'Olimpo del calcio''. De Magistris ha ricordato che ''erano gli anni del dopo terremoto, Napoli era piegata e nel calcio Napoli era sempre sotto la Juve, il Milan, l'Inter che sembravano squadre irraggiungibili. Il Napoli non riusciva a emergere e invece attraverso Maradona, quel funambolo, quel genio che da solo riusciva a vincere una partita è stato il riscatto di un popolo. Credo che sia il simbolo di un Sud che non si piega e si riscatta incredibilmente attraverso il pallone''.
Luci accese al San Paolo
Intanto stanotte per volontà del Comune le luci del San Paolo sono rimaste accese, ''perché - ha spiegato il primo cittadino - in un momento così buio non solo per la morte di Diego, ma anche per la fase mondiale che viviamo, le luci rappresentano la gioia e la felicità che Diego ha portato a Napoli, ai napoletani, ai tifosi di tutto il mondo, il riscatto e il senso di appartenenza''. "Maradona è stato il messia laico della nostra città che ci ha riscattato negli anni dopo il terremoto, che ha unito tutti, tutte le generazioni, tutte le fasce popolari, i ricchi e i poveri, i quartieri borghesi con quelli più popolari', ha detto de Magistris a Mattino5.
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