Avellino, consegne di droga a domicilio durante lockdown: 19 arresti

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Dalle indagini è emerso che la droga veniva consegnata "porta a porta" e, in alcune occasioni, veniva pagata anche con il reddito di cittadinanza

Consegne di droga a domicilio durante il lockdown. Questo è quanto hanno scoperto i carabinieri di Avellino che hanno eseguito 19 misure coercitive. Dalle indagini è emerso che la droga veniva consegnata "porta a porta" e, in alcune occasioni, veniva pagata anche con il reddito di cittadinanza. L'operazione, denominata "Delivery", ha consentito di disarticolare una rete di spacciatori. Nell'operazione sono impegnati circa 150 militari.

Il modus operandi

L'organizzazione riforniva i clienti di cocaina, marijuana e hashish che nei colloqui telefonici diventavano "fili elettrici", "prosciutto crudo", "birra", "caffè". Utilizzando vari stratagemmi, consegnavano le dosi a domicilio eludendo i controlli disposti durante il lockdown allo spostamento delle persone. La stessa organizzazione aveva allestito tre laboratori artigianali nei quali con rudimentali attrezzature veniva sintetizzata la cocaina per produrre il crack.

Le indagini

Le indagini, cominciate nel novembre del 2019, si sono avvalse di riscontri oggettivi ricavati da pedinamenti e servizi di osservazione che hanno consentito di ricostruire l'attività dei pusher. Tra questi si distinguevano i più giovani, particolarmente duri e determinati nel minacciare i clienti in ritardo con i pagamenti. Dovranno rispondere anche di estorsione oltre che di detenzione, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

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