Il presidente della Regione sarebbe coinvolto in un'indagine della Procura di Napoli con l'ipotesi di abuso e truffa. Il governatore in un post su Facebook: "Indagine aperta da tre anni"
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è indagato dalla Procura di Napoli con l'ipotesi di abuso e truffa. Lo riporta La Repubblica. Secondo l'accusa, quattro vigili urbani di Salerno sarebbero stati 'promossi' in Regione a membri dello staff con il ruolo di addetti o responsabili di segreteria senza averne i requisiti necessari. Il trasferimento e la 'promozione' - secondo quanto ricostruito da Repubblica - avrebbero portato a un aumento della retribuzione. Al momento non è stato preso alcun provvedimento per i quattro vigili: la loro posizione è all'esame degli inquirenti. De Luca è stato ascoltato dai pm negli scorsi mesi ma l'inchiesta potrebbe non avere un esito processuale, secondo quanto si apprende, infatti, gli inquirenti stanno valutando anche la possibilità di archiviare l'indagine.
De Luca: "Indagine aperta da tre anni"
"Si apprende della tempestiva scoperta che da tre anni è aperta una indagine sull'organizzazione dell'Ufficio di segreteria del Presidente della Regione Campania. L'indagine - dovuta - è partita da un esposto di un ex assessore regionale (ex Forza Italia, ora leghista) che mentre era assessore si faceva dare incarichi per centinaia di migliaia di euro dall'azienda regionale dei trasporti EAV (indagate, indagate...)". Così il governatore della Campania in un post su Facebook dal titolo: "Straordinario scoop giornalistico". "L'indagine triennale verte su questo interrogativo: gli autisti che a turno accompagnano il Presidente della Regione, erano solo autisti o facevano anche lavoro di segreteria? - aggiunge - Nel frattempo si comunica che l'organizzazione dell'Ufficio di segreteria della Presidenza attuale, rispetto a quella precedente, ha comportato un risparmio di 84.000 euro l'anno". "Buon lavoro a tutti - conclude - E per il resto, non perdere tempo e non farsi distrarre".
L'avvocato: "De Luca ha già fornito i necessari chiarimenti"
"Con riferimento alle notizie di stampa in merito all'inchiesta giudiziaria nei confronti del Presidente della Regione Campania", l'avvocato Andrea Castaldo, "nella qualità di difensore di fiducia" di Vincenzo De Luca, sottolinea che "l''indagine risale a circa tre anni fa e il Presidente De Luca ha fornito i necessari chiarimenti attraverso la produzione di apposita documentazione, nonché nel corso di interrogatorio, avvenuto peraltro molti mesi prima del lockdown e non durante esso, come erroneamente riportato".
"La contestazione per cui si procede non riguarda l'ipotesi di abuso di ufficio, come pure erroneamente pubblicato da alcuni organi di informazione. Non risponde al vero - evidenzia l'avvocato Castaldo - che 'Vigili urbani siano stati promossi in Regione'. L'Ufficio di diretta collaborazione del Presidente della Giunta Regionale della Campania, nell'ambito di una riorganizzazione che ha consentito un risparmio di spesa rispetto alla precedente Amministrazione, si avvale tra i collaboratori, scelti in base a criteri di fiducia, di autorizzati alla guida, in precedenza in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Salerno. Al fine di evitare ogni strumentalizzazione, in considerazione del momento elettorale prossimo, si ribadisce come non vi sia alcuna novità processuale e il procedimento sia del 2017. Si resta sereni e fiduciosi di un esito positivo, attesa la piena legittimità e trasparenza delle scelte amministrative degli Uffici competenti, confidando nella competenza, serietà ed equilibrio dell'Autorità inquirente", conclude l'avvocato Castaldo.
Nappi: "Denunciai caso anni fa, De Luca smetta di fare il "boss" della Regione"
"Denunciai il caso anni fa, De Luca la smetta di fare il "boss" della Regione". Lo dichiara in una nota Severino Nappi, candidato alle Regionali in Campania, in merito all'inchiesta. "Era già chiaro a molti, finalmente anche per la magistratura e dunque a tutti, la vera natura di Vincenzo De Luca: un signorotto che si atteggia a 'boss della Regione'. Quella sulla quale si sta facendo chiarezza oggi è una vicenda che conosco e ho denunciato da tempo: con un trattamento economico da dirigente di servizio, corrispondente ad uno stipendio da 80.000 euro annui, queste persone sono state messe a guidare l'auto-blu di De Luca, che, per giunta, lui aveva dichiarato di voler eliminare". E ricorda Nappi: "Già nel 2017 dissi che questi dipendenti non avevano una funzione che li abilitava a queste mansioni, con tanto di paletta, lampeggiante e autorizzazione della Prefettura. Il tutto mentre risultano assegnati apparentemente alla direzione di uffici amministrativi. Così è stato: ci sono voluti quasi quattro anni, ma la verità prima o poi arriva perché il tempo è galantuomo. Oggi il danno erariale pesa sulla spalle dei campani. Quello morale sull'immagine della principale Istituzione della Campania".
Carfagna: "Lasciamo lavorare i magistrati"
"Non ho mai commentato le inchieste né quando hanno riguardato avversari politici né quando hanno riguardato amici o alleati. Lasciamo lavorare i magistrati, sono certa che come sempre sapranno fare il loro lavoro con imparzialità ma soprattutto con celerità visto anche le condizioni nelle quali ci muoviamo". Così la vicepresidente della Camera dei Deputati, Mara Carfagna.