Pompei, turista sale sul tetto delle Terme per scattare una foto: indaga la Soprintendenza

Campania
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La donna, che ha infranto il regolamento del Parco archeologico, è stata immortalata da un altro visitatore. Il reato è punibile con un pena che va da tre mesi a un anno di reclusione e con una multa da mille a 3mila euro. Indagano anche i carabinieri

Il giorno di Ferragosto una turista è salita sul tetto delle Terme centrali degli Scavi di Pompei per scattare delle foto, ma è stata a sua volta immortalata da un altro visitatore e ora, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, è finita al centro di un’indagine aperta dalla Soprintendenza. La donna, di cui ancora non si conoscono le generalità né la nazionalità, ha infranto il regolamento del Parco archeologico, che vieta espressamente non solo di salire, ma anche di sedersi o di appoggiarsi sui monumenti del sito. L’immagine della turista, diffusa sui social, ha scatenato molte polemiche.

La possibile sanzione

Su quanto accaduto indagano anche i carabinieri, che hanno acquisito i sistemi di videosorveglianza. Sotto osservazione anche l'elenco dei biglietti di ingresso che sono nominativi, in modo da risalire all'identità della donna. Le Terme centrali, aperte al pubblico lo scorso 25 novembre, arrivano a un'altezza di tre metri e presentano una scalinata che porta fino al tetto del vasto complesso. Scalinata naturalmente vietata ai turisti e tale reato è punibile un pena che va da tre mesi a un anno di reclusione e con una multa da mille a tremila euro.

La nota del Parco archeologico

In una nota il Parco archeologico, "nello stigmatizzare l'atto incivile e pericoloso per la stessa persona e per la tutela del monumento" sottolinea che "l'accesso alla coperture delle Terme è interdetto al pubblico con adeguata segnalazione, come avviene in tutti gli spazi archeologici chiusi al pubblico e secondo il Regolamento degli Scavi presente agli ingressi del Parco". "L'atto deplorevole" viene condannato e si "invita ancor di più a rispettare le norme generali di visita al sito e il giusto distanziamento anti-Covid, anche in virtù delle ultime indicazioni governative". La direzione del Parco annuncia di aver "avviato un'indagine, in collaborazione con le autorità competenti, affinché si possa individuare la protagonista dell'atto, attraverso ogni mezzo a disposizione e per assicurare, il più possibile, il pieno rispetto del patrimonio archeologico di Pompei da abusi di questo genere".

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