Nola, estorsioni su auto rubate: tre arresti e un divieto di dimora

Campania

In soli sessanta secondi, grazie a delle centraline che garantivano la perfetta duplicazione dei sistemi elettronici di accensione dei veicoli, mettevano in atto furti in strada o nei parcheggi poi chiedevano soldi ai proprietari per la restituzione del mezzo

Tre arresti e un divieto di dimora a Nola, in provincia di Napoli. Secondo le accuse, tra novembre 2019 e marzo 2020, le persone coinvolte hanno commesso, a vario titolo, diverse estorsioni con il cosiddetto "metodo del cavallo di ritorno", furti aggravati e ricettazione di veicoli. L'indagine è stata denominata Hi Tech Thieves in quanto i furti venivano effettuati tramite l'uso di tecnologie avanzate. Numerosi gli episodi accertati.

Le indagini

Su indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, sono stati i carabinieri della Stazione di San Vitaliano a eseguire le ordinanze: applicate la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due indagati e, rispettivamente, la misura degli arresti domiciliari e quella del divieto di dimora nel Comune di Nola nei confronti di altre due persone. La complessa attività investigativa ha permesso di fotografare, grazie all'esecuzione di mirati servizi di osservazione e pedinamento, al monitoraggio delle utenze ed all'acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana, il modus operandi dei ladri che ogni volta agivano in tempi di record.

Il modus operandi

Secondo quanto ricostruito, in soli sessanta secondi, grazie a delle centraline che garantivano la perfetta duplicazione dei sistemi elettronici di accensione degli automezzi, le persone coinvolte mettevano in atto furti in strada o nei parcheggi del centro commerciale Vulcano Buono di Nola. Poi chiedevano soldi ai proprietari, dai 250 ai 2500 euro, per restituire le auto.

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