Coronavirus Campania, da oggi stop all'obbligo di indossare mascherine all'aperto

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Resta in vigore l'obbligo nei luoghi chiusi come mezzi pubblici, negozi e supermercati, nelle situazioni di assembramento o dove non si può mantenere la distanza di almeno un metro

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Da oggi in Campania l'uso delle mascherine all'aperto non è più obbligatorio, ma facoltativo. Resta invece in vigore l'obbligo nei luoghi chiusi, come mezzi pubblici, negozi e supermercati, nelle situazioni di assembramento o dove non si può mantenere la distanza di almeno un metro. 

"Ci sono delle lentezze da parte dello Stato, ma vedo dei segnali di ripresa forte in città. Napoli ce la può fare", ha detto il sindaco Luigi de Magistris, fiducioso in un ritorno alla normalità, pensando soprattutto ai flussi turistici in entrata. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

19:49 - Focolaio nella comunità bulgara di Mondragone

Un cordone sanitario isolerà i quattro palazzi ex Cirio a Mondragone (Caserta), dopo che dieci residenti facenti parte della folta comunità bulgara sono risultati positivi al Covid-19 negli ultimi giorni. "Lo stiamo realizzando - dice il sindaco Virgilio Pacifico - così come stabilito dall'incontro tenuto oggi in prefettura. C'è preoccupazione, ma la grande sinergia tra Comune, Asl, forze dell'ordine e Polizia Municipale, sono sicuro che garantirà l'efficacia dell'intervento". "La situazione per ora è sotto controllo - afferma il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo - crediamo che isolando i palazzi ex Cirio saremo in grado di controllare il contagio. Per ora, sono emerse delle negatività dai tamponi processati, e ciò ci fa ben sperare". A far scattare l'allarme, la positività di un uomo di origine bulgara residente nei palazzi ex Cirio la scorsa settimana e quella, venerdì scorso, di una ragazza bulgara che ha partorito all'ospedale di Sessa Aurunca scoprendo di essere positiva; il neonato, così come il padre e i fratelli, sono risultati poi negativi. Già nei giorni scorsi erano stati fatti i tamponi ad alcune decine di residenti, poi tra ieri e oggi è stata avviata un'operazione di screening di massa ai palazzi ex Cirio, con circa 220 tamponi processati (70 ieri e 150 oggi); sono stati fatti i tamponi agli inquilini bulgari di uno dei palazzi - composto da 11 piani - dove viveva la donna risultata positiva, nei giorni prossimi toccherà anche agli altri palazzoni e si arriverà a 7-800 tamponi. "I positivi - dice il sindaco - andranno al Covid Hospital di Maddaloni, gli altri resteranno a Mondragone e saranno monitorati costantemente. Sappiamo che anche in Bulgaria ci sono focolai, e non è improbabile che i casi di Coronavirus nella comunità bulgara di Mondragone siano dovuti a persone tornate in Italia nei giorni scorsi".

18:41 – L'infettivologo: “Giusto togliere le mascherine”

"La caduta dell'obbligo della mascherina all'aperto è una misura giusta in questo momento, il quadro epidemiliogico attuale indica una circolazione del virus molto bassa, quasi assente in Campania, quindi si può fare. Per prudenza meglio tenere la maschera in luoghi chiusi". Così Ivan Gentile, professore di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell'Università Federico II e direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali approva la misura attuata da oggi in Campania dove non c'è più l'obbligo di portare la mascherina in strada. "I luoghi chiusi - spiega Gentile - continuano ad avere un minimo fattore di rischio, le epidemie di solito nascono sempre in quei contesti, come ospedali, case di cura, ma anche luoghi in cui ci sono assembramenti al chiuso. Il rischio di una nuova circolazione del virus c'è sempre, perché viviamo in un mondo globalizzato. In generale è oggi più pericoloso un negozio o un ufficio che una strada affollata: a parità di persone al chiuso permangono per più tempo secrezioni potenzialmente infette sulle superfici mentre all'aperto tutto si diluisce. Quindi in un momento di bassa circolazione del covid19 ci sta di essere meno severi, lasciare la possibilità alle persone di guardarsi in faccia ma bisogna tenere tutti pronti a nyuove eventuali restrizioni".

18:40 – istituita una piccola zona rossa per un rione popolare nel Casertano

Scatta una mini zona rossa a Mondragone (Caserta) per i residenti in quattro edifici di case popolari, il cosiddetto 'complesso ex Cirio', dopo la rilevazione di otto positivi al Covid 19. Lo ha deciso con una ordinanza il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mentre è in corso lo screening della Asl di Caserta sui circa 700 abitanti, in prevalenza immigrati e in gran parte di origine bulgara. Fino al 30 giugno, salvo proroghe, i residenti di questi edifici - "fortemente popolati e in condizioni di alta promiscuità", si legge nell'ordinanza - dovranno rimanere in isolamento domiciliare: il Comune provvederà a fornire loro derrate alimentari. Forze dell'ordine ed esercito vigileranno sul rispetto della quarantena. Nel frattempo in tutto il comune di Mondragone torna l'obbligo di indossare la mascherina, anche all'aperto, fino al 30: prescrizione che da oggi non è più valida nel resto della regione.

17:36 - Napoli, ok al differimento del pagamento dei canoni dei mercati

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la delibera per il differimento a settembre del pagamento dei canoni di concessione nelle aree mercatali. Il provvedimento è stato illustrato dall'assessore alle Attività produttive, Rosaria Galiero, che ha spiegato come con questo atto "l'amministrazione intende dare sostegno alla parte produttiva della città in un momento di difficoltà" ed ha annunciato che "in sede Anci si intende avviare una bataglia per ottenere l'esenzione dei canoni per l'intero 2020". Il provvedimento è passato con l'astensione della consigliera Manuela Mirra (Iv).

17:05 - Napoli, sì a maggiore spazio all'aperto per i locali

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la delibera con cui l'amministrazione intende concedere maggiori occupazioni di suolo pubblico alle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande fino al 31 ottobre 2020. Il provvedimento è passato con 21 voti favorevoli: hanno votato sì la maggioranza e il consigliere, Salvatore Guangi di Forza Italia. Astenuto tutto il gruppo di Italia Viva e il consigliere Domenico Palmieri (Napoli popolare). La delibera, approvata dalla Giunta comunale lo scorso 29 maggio, rientra tra i provvedimenti dell'amministrazione che sono stati sospesi con decreto dal Tar Campania ai primi di giugno e la cui discussione nel merito è fissata al 7 luglio. Il provvedimento - come ha spiegato in aula l'assessore alle Attività produttive, Rosaria Galiero - ''accoglie quello spirito delle norme nazionali a sostegno delle attività economiche ed ha una valenza importante per riuscire a trasformare le intenzioni in strumenti concreti per essere al fianco di attività che vivono grandi fragilità a seguito del lockdown imposto per contenere la diffusione del Covid''. La possibilità di concedere occupazioni di suolo pubblico più ampie e senza dover pagare la Cosap viene pertanto definito dall'amministrazione ''strumento utile a mitigare le restrizioni dettate dai protocolli Covid che hanno imposto una perdita di coperti per le attività di bar e ristorazione e allo stesso tempo punta a salvaguardare il livello occupazionale in questi settori''. La delibera prevede pertanto una deroga al regolamento comunale sui dehors. Rispetto al tema legato alla sicurezza a seguito dell'ampliamento delle occupazioni di suolo, tema sollevato anche dal Tar, Galiero ha sottolineato che ''tutti i progetti che saranno presentati dagli operatori saranno oggetto di valutazione e approfondimento da parte di un gruppo tecnico e inoltre gli operatori in cambio di maggiori spazi dovranno impegnarsi a tutelarne il decoro. Gli spazi saranno concessi - ha concluso - nel rispetto del bilanciamento degli interessi tra operatori economici e le latri componenti della città''.

16:17 - De Luca: “In Campania mai come in Lombardia”

"Dobbiamo essere pronti per qualunque evenienza. In Campania non succederà mai quello che è successo in Lombardia e in altre parti del Nord dove gli anziani, i malati di Covid, erano per terra perché non c'era un buco dove ricoverarli", ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell'inaugurazione del cantiere della stazione Eav Di Vittorio rispetto a una possibile seconda ondata di Coronavirus in autunno. "Detto questo - ha proseguito De Luca - noi ovviamente guardiamo con fiducia alla ripresa. Non è inevitabile ci sia un ritorno dell'epidemia. Poi c'è qualcuno che lavora per portare seccia (jella in napoletano, ndr), tipo quell'esponente politico che conoscete e che lavora perché ci sia una epidemia, ma noi contiamo di scansarla con comportamenti responsabili e una programmazione calibrata sulle ipotesi più pessimistiche".

15:23 - Fase 3, de Magistris: “De Luca distratto dagli incontri politici”

“Ora avremmo bisogno di coesione, di sostegno alle attività produttive, di un tavolo sul lavoro per affrontare la crisi ma credo che De Luca sia distratto dal fare incontri politici mentre noi siamo proiettati sulla città e proviamo anche a ricostruire un clima di coesione e di ripartenza'', ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del Consiglio comunale in merito alla Fase 3 in città. ''De Luca ha messo in campo e continua a mettere in parte in campo un clima non favorevole alla coesione sociale necessaria per la ripresa delle nostre comunità - ha aggiunto - Ci sono ancora provvedimenti, come il divieto di consumare all'esterno dopo le ore 22, che sono punitivi, insensati, illogici. In città c'è esasperazione data anche dall'incertezza normativa, dalla criminalizzazione del cittadino e dell'operatore economico che è frutto della politica del lanciafiamme che lo stesso De Luca ha deposto poi nella vicenda della tifoseria''.

14:55 – Napoli, stop alle mascherine ma in tanti ancora le portano

Primo giorno senza obbligo di mascherina a Napoli ma ancora in tanti decidono di portarla. Per le strade di Napoli, la maggior parte delle persone passeggia a volto scoperto, magari portando la mascherina in tasca o sul braccio, secondo una moda che si era diffusa già nelle ultime settimane. Ma molti decidono invece di continuare a proteggersi, anche all'aria aperta: "Credo sia prematuro toglierla - spiega Giuseppe, che chiacchiera con colleghi a pochi metri da Piazza Municipio e ha la mascherina - il virus è ancora in circolazione anche se i contagi sono bassi. Mi fa sentire più sicuro e non mi costa niente portarla, quindi non la tolgo". L'immersione nell'era del covid19 ha improvvisamente colpito i cittadini e alcuni non accettano la liberalizzazione dopo mesi di stringenti regole anti contagio: "Fino a un mese fa - spiega Vincenzo attraverso la mascherina - mi toglievo anelli e bracciali prima di uscire di casa per paura della contaminazione, ora mi dicono che posso stare senza mascherina? Non ha senso, siamo passati forse da regole troppo stringenti a troppa liberalizzazione. Vedo in giro persone che la portano appesa al collo, al braccio in tasca, in borsa, se la tolgono e se la mettono. Così la mascherina diventa un mezzo di contaminazione". La maggior parte dei cittadini infatti continua ad avere una mascherina a disposizione, pronti a indossarla se entrano in un negozio o in un ufficio. "Io lavoro a Palazzo Reale - spiega Ornella, che attraversa Piazza del Plebiscito con la maschera - e quindi la tengo mentre sono a contatto con i turisti, ma non la tolgo ormai mi sono abituata e mi fa sentire sicura". "E' un errore togliere la mascherina - spiega Giada mentre passeggia nella Galleria Umberto con le figlie - credo sia una mossa politica di De Luca. I napoletani volevano toglierla e lui li ha assecondati per lo stesso motivo per cui ha approvato la festa dopo la Coppa Italia. A settembre si vota, io ho apprezzato le sue decisioni durante la pandemia, ma questa non la capisco".

14:45 - Napoli da settembre possibili le prime comunioni

Via libera alle prime comunioni a partire da settembre. E' una delle disposizioni del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, decise secondo gli orientamenti della Conferenza episcopale italiana e in seguito "all'approfondimento" fatto con la Conferenza dei vescovi della Campania. Il presule, in una nota, fornisce a parroci e presbiteri dell'Arcidiocesi le indicazioni relative alla somministrazione dei sacramenti e alle celebrazioni liturgiche, in relazione al periodo di emergenza sanitaria. Così Sepe, in linea con gli orientamenti Cei, dà il via libera alle prime comunioni per bambini (anche per gli adulti laddove previsto), a partire da settembre. Sarà responsabilità del parroco verificare, in coscienza, "la preparazione dei candidati e definire le modalità di partecipazione dei parenti e dei fedeli, nel rispetto delle norme di prevenzione fissate dall'autorità nell'interesse di ciascuna persona e di tutti". Per i matrimoni, resta il divieto di sposarsi di domenica e, sul numero dei presenti e le modalità di partecipazione resta "doveroso" rispettare le regole fissate dalle autorità civili e condivise dalla Cei. I santi patroni potranno essere celebrati solo con la messa in loro onore, all'interno della chiesa, sempre nel rispetto delle norme di prevenzione. Per manifestazioni all'esterno, successive alla celebrazione liturgica, è necessario che l'apposito Comitato ne faccia richiesta esclusivamente alle Autorità civili. Per i battesimi, l'arcivescovo conferma le disposizioni in atto. Madrina e padrino potranno, in via del tutto eccezionale, tenere a battesimo i piccoli, anche se non hanno portato a termine il percorso di preparazione alla cresima, a causa della pandemia. Resta l'impegno a terminare il percorso, appena sarà possibile. Le cresime, infine, restano sospese fino a nuove disposizioni.

14:39 - Parte venerdì a Napoli lo studio sugli anticorpi anti Covid-19

Venerdì prossimo 26 giugno partirà lo studio sulla prevalenza degli anticorpi anti Covid-19 nella popolazione napoletana."Siamo soddisfatti - afferma l'assessore alla salute del Comune, Francesca Menna- perché a questo progetto partecipano i 10 medici di famiglia, scelti per rappresentare tutti i distretti, oltre che infermieri e docenti dei due Atenei napoletani.Le persone potranno aderire su base volontaria per arrivare ad un campione di 1500. I prelievi verranno eseguiti negli ambulatori degli stessi medici e verranno poi portati ai laboratori dei due Atenei dove verranno analizzati per scoprire la presenza di anticorpi IGG e IGM. I dati -elaborati rigorosamente in forma anonima- verranno poi studiati dall'Istituto di Statistica medica e i risultati ottenuti, che arriveranno dopo circa un mese, verranno pubblicati sul sito web del Comune di Napoli, oltre che essere divulgati a mezzo stampa ed inviati al Dipartimento di Prevenzione dell'ASL Napoli 1.""Questo studio -conclude Menna- è importante per capire se e in che modo c'è una copertura anticorpale nella cittadinanza napoletana, per capire quanto gli stili di vita abbiano influenzato il contagio ed infine per impostare una campagna di informazione sanitaria per la prevenzione."

11.44 - Da oggi in Campania uso di mascherine facoltativo all'aperto

Da oggi in Campania l'uso delle mascherine all'aperto non è più obbligatorio, ma facoltativo. Resta invece in vigore l'obbligo nei luoghi chiusi (mezzi pubblici, negozi, supermercati ecc), nelle situazioni di assembramento o dove non si può mantenere la distanza di almeno un metro. E' stato pubblicato un provvedimento ricognitivo di alcune norme previste nelle precedenti ordinanze in Campania, con specifico riferimento all'uso delle mascherine e alla ripresa delle attività lavorative "in presenza" nel rispetto dei protocolli di sicurezza. 

7:29 - Luigi de Magistris: "Segnali di ripresa, c'è voglia di vivere"

"Ci sono delle lentezze da parte dello Stato, ma vedo dei segnali di ripresa forte in città. Napoli ce la può fare". Ospite della Tgr, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si dice fiducioso in un ritorno alla normalità pensando soprattutto ai flussi turistici in entrata. "Napoli - ha spiegato - può raccontare al mondo la storia di una città sicura dal punto di vista sanitario e poi fondiamo molto sull'economia circolare e sul turismo nazionale. La gente ha voglia di vivere. Non bisogna essere superficiali, ma è il momento del coraggio, i medici ci devono proteggere e noi non ci dobbiamo deprimere. Non è facile ma uniti ce la possiamo fare. Per il futuro dobbiamo evitare il crollo dei servizi, dove siamo al collasso, e far ritornare Napoli dove stava prima del 21 febbraio prima nel mondo per start up giovanili".

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