Coronavirus, il Comitato don Diana: "La solidarietà non si ferma"
CampaniaLe attività spaziano dalla consegna a domicilio dei medicinali alla distribuzione della spesa solidale, dalla realizzazione delle mascherine riutilizzabili al servizio di ascolto per contrastare l'isolamento
Anche durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN CAMPANIA), non si ferma la rete di solidarietà composta dalle associazioni e cooperative aderenti al Comitato don Peppe Diana (CHI ERA). Le attività sono varie: dalla consegna a domicilio dei medicinali alla distribuzione della spesa solidale, dalla realizzazione delle mascherine riutilizzabili al servizio di ascolto per contrastare l'isolamento. "Proviamo - spiega Valerio Taglione, membro del Comitato don Peppe Diana - a non lasciare nessuno indietro, coprendo le diverse esigenze nate o acuite in questo particolare momento".
Le iniziative
Ad Aversa la Fattoria Fuori di Zucca, oltre a fornire il furgone della cooperativa per la distribuzione insieme alla Croce Rossa della spesa e dei farmaci, ha messo a disposizione gli spazi della fattoria per presidi sanitari dedicati a ragazzi autistici. A Teano la coop La Strada ha messo a disposizione Casa Michè per l'eventuale isolamento e quarantena di coloro che sono stati a contatto con contagiati. L'associazione Rain Arcigay, invece, ha attivato per la provincia di Caserta un servizio per i farmaci per la terapia ormonale sostituiva, mentre a Maddaloni Cds Ama produce e distribuisce gratuitamente alle fasce deboli saponi biologici e disinfettanti per la casa e la persona.
La catena di solidarietà
Nei comuni di Cellole e del basso Lazio la Cooperativa Osiride ha confezionato e distribuito, grazie all'aiuto di molte donne del posto, circa mille mascherine. A Casal di Principe, con il laboratorio gluten free Farinò dell'associazione La Forza del Silenzio, non si è fermata la produzione dei prodotti per celiaci, che avrebbero altrimenti difficoltà a reperire alimenti in questo particolare momento. Distribuzione di alimenti di prima necessità anche a Villa di Briano, grazie all'associazione Santuario Madonna di Briano, e a Trentola Ducenta con Casa dei Felicioni, che ha preso in carico costantemente dieci famiglie del territorio. A Castel Volturno in azione il Fai antiracket.