Coronavirus, de Magistris a Sky TG24: "Preoccupato per sistema sanitario". VIDEO

Campania
Luigi de Magistris

Così il sindaco di Napoli: "In Campania ci sono 350-380 posti di terapia intensiva per tutti, non solo covid19, e ne servono almeno 1500". Per quanto riguarda il capoluogo, "ci sono 335 contagi. I napoletani stanno rispettando le regole" 

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Sky TG24 ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’emergenza coronavirus nella città che amministra e, più in generale, in Campania. “La nostra Regione - ha dichiarato - si è mossa con molto anticipo, con la chiusura delle scuole prima che fosse decisa a livello nazionale e l’igienizzazione di molti luoghi. Finora - ha proseguito - a Napoli abbiamo 335 contagiati. I napoletani complessivamente stanno rispettando le regole, in una città anche difficile per la conformazione urbanistica". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO)

"Preoccupato per il sistema sanitario"

Tuttavia, il primo cittadino partenopeo si è detto preoccupato per il sistema sanitario, "che è quasi al collasso. In Campania - ha sottolineato de Magistris - abbiamo 350-380 posti di terapia intensiva su sei milioni di abitanti, per tutti, non solo per i casi di Covid-19. Noi dovremmo avere almeno 1500 posti di terapia intensiva, ecco perché dobbiamo essere bravi ad avere comportamenti corretti: in questo modo i soldati della prima linea sono tutti i cittadini oltre a medici e infermieri. Quest'ultimi - ha spiegato - fino a qualche giorno fa erano senza mascherine e dispositivi di sicurezza e tantissimi si sono a loro volta ammalati, contagiando i pazienti anziché curarli".

La fornitura di mascherine

Prendendo spunto da queste ultime parole, il sindaco di Napoli ha quindi parlato del delicato tema della fornitura di mascherine. "È stato tutto centralizzato a livello nazionale con la Protezione Civile e a livello regionale, ma siccome ci siamo resi conto qualche giorno fa che in particolare i medici di base non avevano ancora mascherine e dispositivi di sicurezza, ci siamo attrezzati anche noi", ha fatto sapere de Magistris. "Sono andato ‘virtualmente’ in giro, contattando aziende campane che si sono mostrate disponibili e da alcuni giorni, anche come città di Napoli, stiamo ottenendo migliaia e migliaia di mascherine, che stiamo distribuendo a medici, supermercati, poliziotti. Non basta più il livello nazionale e regionale, noi sindaci siamo stati lasciati in qualche modo soli, a mani nude, a dare una mano per arginare questo fiume che rischia di tracimare”, l’accusa che ha mosso.

"Regioni non ce la fanno ad accollarsi Sanità"

"Il sistema sanitario - ha poi affermato de Magistris - da circa vent’anni è regionale, tutto è accentrato sulle Regioni, il Governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale ma non ha fatto quel passo che poteva essere decisivo di uniformare tutto a livello nazionale. Adesso siamo al balletto delle responsabilità. Lo Stato - ha concluso - evidentemente non si vuole prendere il carico di quella che è anche una tragedia e le Regioni si stanno rendendo conto che, dopo aver smantellato in gran parte la sanità pubblica, non ce la fanno da sole e si appellano al Governo. In mezzo ci sono i cittadini, i medici, i sindaci, i pazienti, i feriti e purtroppo i morti".

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