Usura ed estorsione: 5 indagati tra il Napoletano e il Salernitano

Campania
Immagine di archivio (ANSA)

La Dia è intervenuta a Napoli, Poggiomarino, Cava de’ Tirreni e Nocera Superiore. I soggetti avrebbero concesso prestiti con tassi di interesse “al di sopra del 300 per cento annuo”, come spiegato dal pm Vincenzo Senatore. Sequestrati circa 24mila euro 

La Dia di Salerno, intervenendo nei Comuni di Napoli, Poggiomarino (nel Napoletano), Cava de' Tirreni e Nocera Superiore (in provincia di Salerno), ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare (di cui 4 in carcere e una ai domiciliari). Gli indagati sono ritenuti responsabili di usura ed estorsione, anche aggravata dal metodo mafioso. In totale, sono stati sequestrati circa 24mila euro.

Le indagini

Le indagini, svolte con l'ausilio di intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di acquisire importanti prove a carico dei cinque indagati. Sono state effettuate, inoltre, numerose perquisizioni locali (una anche all’interno della cella in cui uno dei soggetti risultava detenuto per altra causa), al fine di ricercare titoli di credito, denaro e documenti riconducibili ai reati addebitati agli indagati.

Il modus operandi

Secondo gli investigatori, gli indagati, approfittando dello stato di bisogno di un imprenditore nel settore dell'abbigliamento, avrebbero concesso prestiti per poi richiedere maggiori interessi tramite l’usura, ponendo in essere anche condotte minatorie, costringendo con violenza, minacciando e talvolta evocando la fama criminale dell'erogatore dei finanziamenti. Il pm Vincenzo Senatore ha spiegato: "In alcuni casi, i tassi andavano anche al di sopra del 300 per cento annuo".

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