Tra i colpi contestati anche quello del 22 novembre ai danni di una filiale Unicredit ad Aversa, durante il quale le vie d'accesso erano state bloccate con diversi camion ed erano stati tranciati i cavi telefonici della zona
Otto persone sono state arrestate a Napoli con l'accusa di far parte di una banda ritenuta responsabile di diverse rapine 'da film', tra cui quella avvenuta lo scorso novembre ai danni di una filiale Unicredit ad Aversa, in provincia di Caserta, durante la quale le vie d'accesso alla banca erano state bloccate con diversi tir ed erano stati tranciati i cavi telefonici della zona. In carcere, su ordine del gip del tribunale di Napoli Nord sono finiti gli appartenenti al gruppo, tutti residenti nell'area nord di Napoli e di età compresa tra i 39 e i 55 anni. Sono persone già note alle forze dell'ordine per rapine e furti. Gli arresti sono stati eseguiti dai poliziotti delle squadre mobili di Napoli e Caserta, del commissariato di Aversa e dai carabinieri del nucleo operativo di Castello di Cisterna. Sequestrati anche mezzi rubati, tra cui un autocarro con gru idraulica, custoditi in un capannone ubicato a Pomigliano d'Arco, ritenuto una delle basi logistiche del gruppo. Le indagini proseguono per individuare gli altri membri della banda.
Le indagini
L'inchiesta è partita dopo il tentativo di rapina ai danni di una banca ad Afragola, avvenuto il 22 ottobre. Quattro banditi a volto coperto avevano bloccato le vie d'accesso alla strada della filiale con un autobus e un'auto. Poi, muniti di mezzo dotato di braccio meccanico, avevano sfondato la vetrata e cercato di impossessarsi dello sportello bancomat, ma erano fuggiti in seguito all'arrivo delle forze dell'ordine, allertate da una guardia giurata dell'istituto di credito. I quattro non sono stati ancora individuati, ma l'ipotesi è che appartengano allo stesso gruppo o a gruppi vicini. Il modus operandi ha indirizzato le indagini verso bande di rapinatori attive nell'area nord di Napoli e nell'area di Nola.
La rapina avvenuta ad Aversa
Il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, ha spiegato che "nella banda, accanto a uno zoccolo duro, c'erano elementi con specifiche competenze che entravano e uscivano, lavorando anche per altri gruppi". Ad Aversa, un mese dopo il colpo fallito ad Afragola, si è ripetuto lo stesso copione, ma più in grande. In azione sono entrate sei persone, che hanno bloccato con sette tir e tre auto le vie d'accesso al centro della città, in particolare a piazza Vittorio Emanuele, dove è situata la filiale Unicredit, in modo da poter agire indisturbati. Anche in questo caso i banditi si sono serviti di una gru per sfondare i vetri della banca e asportare l'armadio blindato contenente le cassette di sicurezza con soldi e preziosi per svariati milioni di euro. Uno dei membri della banda però ha commesso un errore, di cui si sono accorti i poliziotti del Commissariato di Aversa: per bloccare una delle vie d'accesso alla banca ha usato un camion che era di sua proprietà, invece di ricorrere a un mezzo rubato. Al gruppo è contestata anche la rapina avvenuta il 19 settembre in una banca di Acerra, nel corso della quale è stato asportato con una gru lo sportello bancomat con dentro 30mila euro.