Napoli, baby gang lancia oggetti e petardi contro agenti di polizia

Campania
Foto di archivio (ANSA)

É accaduto a Napoli, nel Borgo Sant'Antonio Abate. A diffondere la notizia è stato un consigliere regionale dei Verdi al quale è stato inviato il video dell'episodio

Petardi e altri oggetti lanciati contro alcuni agenti di polizia, costretti a indietreggiare e difendersi con gli scudi. È avvenuto a Napoli, nel Borgo Sant'Antonio Abate, come testimoniato da un video diffuso su Facebook da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi. "Si è verificato un assalto in piena regola alle forze di polizia - afferma il consigliere -. A realizzarlo una manciata di ragazzini, intenti a nascondere alberi e legnami per il 'fuocarazzo' di Sant'Antonio Abate, a cui bisognerebbe spiegare che non è questo il modo in cui la gente civile vive". A colpire, secondo Borrelli, è anche "l'indifferenza degli adulti, alcuni addirittura sorridenti di fronte a una scena allarmante e raccapricciante al tempo stesso".

Borrelli: "Questa è la Napoli di domani?"

"Ma in certi contesti è credibile che ciò avverrà mai? Questa è la Napoli di domani?" si chiede il consigliere dei Verdi. "Fuori dal contesto in cui vivono i protagonisti di questa inaccettabile ribellione quale spazio e quale funzione potranno mai occupare e svolgere? Occorre fermarli, cresciuti in ambienti criminali siano tolti alle famiglie e rieducati nei luoghi giusti". Poi aggiunge: "Questi messaggi non possono passare, non possono essere consentiti bisogna rispondere con severità. Alcuni territori non sono agglomerati urbani bensì polveriere a cui va sottratta la miccia". Secondo Borrelli i ragazzini di Borgo Sant'Antonio Abate "hanno dato un assaggio di quanto pericolose possano essere le baby gang".

Il plauso dei sindacati di polizia

Su quanto accaduto sono intervenuti quattro sindacati di polizia, Siulp, Coisp, Silp Cigl e Fsp, che tramite una nota congiunta firmata dai segretari provinciali, hanno elogiato il comportamento dei loro colleghi “in quanto, fermi e professionali nel loro intento di prevenzione senza alcuna indole di belligeranza; hanno arretrato di fronte a minori che provocavano e danneggiavano". Poi, hanno chiamato in causa tutte le istituzioni - Comune, assistenti sociali e tessuto sociale - affinché si provveda a creare "dei circuiti di conoscenza e divulgazione che aiutino a sradicare la malerba e portare la nostra città all'attenzione delle istituzioni centrali".

L'attacco di FSP Polizia di Stato

"É inguardabile quella scena dello Stato che a Napoli indietreggia per scelta di fronte alla disobbedienza, alla beffa, alla violenza, all'affermazione della più totale disobbedienza. Quale messaggio è arrivato ai cittadini?”. È questo l’attacco lanciato da Valter Mazzetti, segretario generale dell'Fsp Polizia di Stato, in seguito all’accaduto. “I poliziotti aggrediti hanno ricevuto il plauso di molti, a partire dal questore, per la loro lucidità, e noi ci uniamo al coro perché sappiamo bene come certe situazioni possano degenerare e come sia delicato gestire la strada. Ma quell'immagine è l'emblema di una realtà scomoda ma innegabile: a Napoli ampie zone sono terra di nessuno, e i tanti napoletani onesti sono i primi a saperlo e a subirlo in silenzio, quasi con rassegnazione", ha aggiunto.

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