Napoli, detenuto scappa approfittando di un permesso: ricerche in corso

Campania
Foto di archivio (ANSA)

L'uomo, recluso nel carcere di Frosinone, è fuggito eludendo la sorveglianza nel corso della visita a un familiare nel campo rom di Secondigliano

È riuscito a evadere dal carcere durante un permesso concesso per far visita a un familiare in un campo rom. È avvenuto a Secondigliano, quartiere di Napoli, dove un detenuto serbo di 38 anni, R. N., recluso a Frosinone, è riuscito a eludere la sorveglianza e a scappare. L'uomo in passato era stato anche nel carcere di Secondigliano. A causa della sua pericolosità e per un fondato pericolo di fuga, gli erano stati sospesi i permessi. A diffodere la notizia è stato il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, secondo cui "parrebbe che nel campo rom sia stato inscenato un malore a un bimbo per consentire al detenuto di darsela a gambe".

Le parole del segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria

"Il pericoloso detenuto - riferisce Di Giacomo - era scortato da sette uomini, quattro del carcere di Frosinone da cui era stato tradotto, e tre di supporto dal carcere di Secondigliano. È ora di smetterla con questo buonismo nella concessione di permessi dai quali scaturisce un elevato indice di evasione. Noi - conclude Di Giacomo - ancora una volta siamo dalla parte delle vittime e dei poliziotti penitenziari".

Moretti (Uspp): "Episodio inquietante"

L'evasione del detenuto serbo a Napoli, "è un altro episodio inquietante che poteva essere evitato con una lettura attenta del profilo delinquenziale del soggetto in questione, tenendo conto delle difficoltà logistiche che presentava l'esecuzione del provvedimento e anche per l' assenza di risorse e mezzi adeguati". Lo afferma in una nota Giuseppe Moretti, presidente dell'Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria. "L'Uspp continua a ritenere necessaria una stretta dei permessi concessi a detenuti come quello evaso, che da quanto emergerebbe avrebbe usato il figlio minore che inscenando un malore durante la visita, gli avrebbe aperto una via di fuga nonostante il pronto intervento degli agenti di scorta che solo per perizia e professionalità hanno evitato conseguenze che potevano essere drammatiche".
Secondo Moretti "vanno rivisti i criteri di accesso a tali benefici e serve una maggiore accortezza da parte dell'autorità giudiziaria" e, inoltre, "va messo in sicurezza il lavoro della Polizia Penitenziaria, dotandola di risorse sufficienti e l'adozione di protocolli operativi che evitino strumentalizzazioni della pubblica opinione troppo spesso votata ad un ingiustificato ipergarantismo per effetto del quale anche le manette sono motivo di fastidio".
Ciro Auricchio, segretario regionale dell'Uspp, aggiunge: "Il permesso è stato eseguito in prossimità di un campo rom che tra l'altro si trova paradossalmente a ridosso del carcere di Napoli Secondigliano, quindi a elevato rischio sia per la sicurezza pubblica che per la sicurezza del carcere stesso. Chiediamo alle autorità preposte di intervenire affinché tale campo sia demolito con relativa bonifica dell'area circostante".

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