Camorra, business delle truffe ad anziani da 200mila euro a settimana: 51 misure cautelari

Campania
Immagine d'archivio (Getty Images)

Le indagini sono partite nel 2015 da singoli episodi, che poi si è scoperto essere parte di una rete di truffe: una sorta di settore di specializzazione della camorra, dell'Alleanza di Secondigliano e del clan Contini

I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito due provvedimenti cautelari emessi dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 51 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di persone anziane. L’operazione è scattata nelle province di Napoli e Milano e in Spagna. All'operazione hanno partecipato anche i carabinieri di Bergamo e la Squadra Mobile di Genova, che si sono occupati di alcuni episodi di truffa: le indagini sono partite nel 2015 sui singoli episodi, che poi si è scoperto essere parte di un'unica organizzazione illecita.

Il modus operandi

Le vittime erano anziani soli che venivano contattati da call center localizzati in Italia e all'estero. Per telefono veniva detto loro che qualche parente aveva avuto un incidente o si trovava in grande difficoltà, dopodiché veniva anvanzata la richiesta di denaro o gioielli. In alcuni casi levittime erano arrivate a privarsi della fede nuziale del marito o della moglie morti. La rete di truffe riusciva a fruttare in alcuni casi anche 200mila euro a settimana, configurando non un crimine occasionale ma una sorta di settore di specializzazione della camorra, dell'Alleanza di Secondigliano e del clan Contini, che aveva la regia. I truffatori parlavano in italiano ma anche in spagnolo, in inglese. Voci persuasive, personaggi ben vestiti, schede telefoniche che venivano utilizzate un solo giorno e poi venivano buttate. 

Il clan Contini

A 14 degli indagati è stata contestata anche l'aggravante di favorire il clan camorristico Contini, attivo nell'area metropolitana di Napoli e in particolare nei quartieri Vasto, Arenaccia, San Giovannello e Borgo Sant'Antonio Abate. Altre 17 persone dovranno invece rispondere dell'aggravante della transnazionalità. 

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