Esplose dei colpi d’arma da fuoco per esercitarsi in una strada centrale di Parete lo scorso 24 dicembre 2017 e colpì un 14enne aspirante calciatore, che restò in coma per settimane
Il tribunale di Napoli Nord ha condannato a sei anni di reclusione V.R., 35enne imputato del ferimento del 14enne L.P., colpito da un proiettile vagante esploso dall’uomo in una strada centrale di Parete, in provincia di Caserta, la vigilia di Natale del 2017. Il pm Vittoria Petronella, nella giornata di mercoledì 23 ottobre, aveva chiesto per lui nove anni di carcere al termine della requisitoria.
La vita quasi stroncata del giovane
V.R. doveva rispondere di lesioni gravi e detenzione illegale di armi comuni da sparo. I giudici hanno accolto la ricostruzione della Procura. Stando ai carteggi, il 24 dicembre 2017, all’interno di un terreno agricolo di sua proprietà a circa 300 metri di distanza dal 14enne, l’uomo esplose tre colpi con una pistola semiautomatica. Il 35enne voleva semplicemente esercitarsi con l’arma. Uno dei proiettili vaganti colpì un veicolo in transito, senza ferire nessuno, un altro andò a vuoto e un altro ancora raggiunse il ragazzino in testa. L.P., promessa del calcio, restò in coma per settimane e al suo risveglio dovette sottoporsi a una lunga riabilitazione.