Napoli, salumiere morto d’infarto durante rapina: 8 anni a un 46enne
CampaniaIl 7 dicembre 2018 il ladro entrò con una pistola giocattolo nell'attività dell’uomo, che morì sul posto: l’imputato è stato assolto dall'accusa di averne provocato la scomparsa. L’avvocato della vittima: "La condanna inflitta è altissima"
Il 7 dicembre 2018 entrò con una pistola giocattolo nel negozio di un salumiere in pieno centro a Napoli, con l’obiettivo preciso di rapinarlo. Tuttavia il commerciante morì sul posto in seguito a un infarto. Per questo motivo il pm Ida Fronfillo, nel giudicare il ladro 46enne finito sotto processo, lo scorso 23 settembre aveva chiesto 12 anni di carcere, ipotizzando nei suoi confronti il reato di tentata rapina e accusandolo anche della morte del salumiere "come conseguenza di un altro reato". Da quest’ultimo capo d’imputazione, però, è stato assolto. Il gup non ha invece riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche: la condanna inflitta ammonta a 8 anni di reclusione. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni.
L’avvocato della vittima: "La pena inflitta è altissima"
Annalisa Senese, legale della famiglia del salumiere morto, si stupisce della condanna richiesta dal gup: "La pena inflitta per il reato di tentata rapina è altissima. Il giudice non ha concesso le generiche. Si tratta di una decisione singolare in quanto l’imputato è reo confesso, ma per la famiglia è doloroso il fatto che non ci sia un colpevole per la morte del proprio congiunto. La sentenza – prosegue – ha meravigliato sia l’accusa, che la difesa. Dal nostro punto di vista c’erano tutti i presupposti per una condanna anche per la morte come conseguenza di un altro reato. Ci aspettavamo infatti una condanna per entrambi i capi d’imputazione. Ora attendiamo le motivazioni che saranno rese tra 90 giorni".
L’avvocato Senese annuncia inoltre di stare valutando un eventuale ricorso in Appello: "Anche il pm ritiene che ci fossero i presupposti per condannare l’uomo per la morte del commerciante".