E' stato accertato, riferiscono i carabinieri, che il giovane arrestato ha volontariamente e ripetutamente appiccato il fuoco a delle sterpaglie con un accendino, finché il rogo non si è sviluppato in maniera incontrollabile
E' stato arrestato dai carabinieri di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, uno dei sei ragazzini che, secondo le indagini, avrebbero provocato il grosso incendio verificatosi a Sarno tra il 20 e 21 settembre scorso. Il ragazzo, originario di Sarno, è un 16enne con precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e al momento dell'esecuzione della misura cautelare è stato raggiunto dai militari all’interno di una comunità, dove si trovava a seguito dell’arresto. Interrogato, il ragazzo, secondo quanto riferiscono i carabinieri, ha ammesso i fatti.
Le indagini
L’attività investigativa è stata svolta inizialmente dai militari di Sarno e poi da quelli di Nocera Inferiore sotto la direzione della Procura per i minorenni salernitana. Nel corso delle indagini le testimonianze delle persone presenti in zona al momento del rogo sono state confrontate con le immagini delle telecamere di videosorveglianza: in questo modo è emerso che un gruppo di sei ragazzi, dei quali cinque minorenni, si era recato nell'area interessata dalla fiamme in orario compatibile con l'incendio. Infine, riferiscono i militari, è stato accertato che il giovane arrestato aveva volontariamente e ripetutamente appiccato il fuoco a delle sterpaglie con un accendino, finché il fuoco non si è sviluppato in maniera incontrollabile. A quanto emerso il giovane era solito "scherzare con il fuoco" anche in presenza di amici.
Disastro ambientale
Secondo gli esperti dei carabinieri della Forestale, affinché le aree boschive distrutte dal rogo tornino al loro stato originario sarà necessario un periodo di tempo superiore ai venti anni.