Caserta, reagisce a insulti razzisti durante match di calcio: espulso
CampaniaIl destinatario delle offese è un giocatore, 22enne, delle Aquile Rosanero Caserta. L'episodio è avvenuto durante la partita del campionato di Promozione contro la formazione del Montesarchio
È stato insultato per il colore della pelle da un avversario durante una partita di calcio, ha reagito ed è stato espulso. Questo quanto accaduto nel campionato di calcio di Promozione, a Montesarchio (Benevento), durante il match tra i locali e le Aquile Rosanero Caserta. Il 22enne Ndiogou Ndiaye, giocatore della formazione casertana, a cinque minuti dal fischio finale ha spintonato platealmente l'avversario che poco prima lo aveva insultato, l'arbitro lo ha visto e lo ha espulso, poco dopo il direttore di gara ha cacciato dal campo anche due giocatori sanniti, forse dopo aver appreso dell'offesa a sfondo razzista.
Le parole del presidente
"Sono molto dispiaciuto - ha detto il presidente del club casertano Federico Di Pippo - non è la prima volta che Ndiaye subisce queste offese. A prescindere dagli insulti razzisti – ha proseguito Di Pippo – non si dovrebbe mai ferire un avversario su aspetti personali. Purtroppo tutto ciò ha condizionato, nel caos, anche la terna arbitrale, lasciando passare il messaggio che il nostro ragazzo si sia reso colpevole di qualcosa". Di Pippo si è detto molto rammaricato di aver avuto solo oggi, "complice il clamore suscitato da quanto successo a Parma in serie A", l'occasione di poter manifestare tale presa di posizione. "Con grande rammarico – spiega il presidente - ho fatto queste constatazioni che oggi vengono fuori per il 'rumore' dell'accaduto, ma che spesso il nostro ragazzo subisce in silenzio. Ci auguriamo che tutto l'ambiente possa crescere da questo punto di vista, prima per il bene dell'Italia e poi dello sport".