Baby gang a Napoli, sit in delle mamme delle vittime alla stazione Salvator Rosa

Campania

Il presidio, che si è svolto nello spazio davanti alla stazione della metro di Salvator Rosa, è stato organizzato dal coordinamento delle mamme di minorenni vittime di reati predatori violenti

Le mamme delle vittime delle baby gang sono scese in piazza a Napoli per sensibilizzare la cittadinanza sul tema baby gang in città. Il presidio, che si è svolto nello spazio davanti alla stazione della metro di Salvator Rosa, è stato organizzato dal coordinamento delle mamme di minorenni vittime di reati predatori violenti. La scelta del luogo del sit in è simbolica: nella zona compresa tra piazza Canneto, piazza Leonardo e via Salvator Rosa, via Girolamo Santacroce e via Giacinto Gigante, come denunciato, si sono registrate di recente 14 rapine in una sola settimana. L'invito del coordinamento è di "non sottovalutare la microcriminalità e considerare il fatto che i reati predatori sui minori non hanno una minore importanza".

Le parole della mamma di Arturo, 17enne accoltellato nel 2017

Tra le mamme che sono scese in piazza c'è anche Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, accoltellato alla gola a Napoli il 18 dicembre 2017, quando aveva 17 anni. "Se si ferma sul nascere chi rapina - spiega Iavarone, che presiede l'Associazione Artur - si evita che ci sia un delinquente in più domani per le strade. Ci sentiamo sempre dire che le priorità sono altre e sembra quasi che queste rapine vengano derubricate a reati minori, ma non lo sono". Per questo, afferma Iavarone, "ho molto apprezzato che il comandante dei carabinieri di Napoli, Giuseppe La Gala, e il questore, Alessandro Giuliano, siano venuti alla manifestazione. La loro presenza è stata una bella risposta - commenta Iavarone - perché io sono fermamente convinta che serva il dialogo con chi si occupa di sicurezza e viene anche lanciato un messaggio ai ragazzi che le istituzioni ci sono".
Iavarone è stata invitata dalle mamme del comitato a partecipare al sit in. "Ho subito appoggiato la loro iniziativa. Un presidio come quello di oggi è necessario anche per trasmettere l'idea che non è inutile farsi sentire. Molti ragazzi ci hanno raggiunti all'uscita di scuola, c'erano molte mamme, papà - conclude la mamma di Arturo-. È stata una manifestazione concreta di cittadinanza attiva".

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